Ita e sovranità nazionale, si muove il governo Asset aggrediti da multinazionali straniere

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Trasporti

di Massimiliano Jatton Dall’Asn24 dic 2022

Ita Airways, il governo si muove per la «sovranità nazionale»: presidiamo gli asset aggrediti dalle multinazionali straniere

Nel corso della notte tra il 23 e il 24 dicembre, la maggioranza ha approvato un ordine del giorno di Fratelli d’Italia che potrebbe causare qualche problema all’acquisizione di Ita Airways da parte di Lufthansa. La mossa di FdI si muove nel solco del tema caro al partito di Giorgia Meloni, ovvero la tutela della sovranit nazionale che, come si legge nello stesso documento, si esercita anche e soprattutto nel presidio degli asset strategici aggrediti famelicamente da multinazionali straniere. E Lufthansa, bene ricordarlo, non solo la principale compagnia aerea tedesca e la terza compagnia aerea del mondo, ma anche parte e membro fondatore di Star Alliance, una delle pi importanti alleanze globali tra compagnie aeree. Per Fratelli d’Italia, al di l del discorso sulla convenienza economica, rinunciare ad Alitalia significherebbe per il nostro Paese essere l’unica tra le sette potenze industrializzate a non avere una compagnia di bandiera. Insomma, un danno d’immagine oltre che all’orgoglio italiano.

L’obiettivo di FdI

Secondo quanto si legge nell’odg a firma di Massimo Milani e Federico Rampelli, vicepresidente della Camera, in questa direzione che si deve lavorare per garantire che Alitalia-Ita diventi il terzo vettore europeo con accordi commerciali anche internazionali. Come aveva scritto il Corriere pochi giorni fa, anche se il Tesoro conserver in un primo tempo (dopo la vendita) la maggioranza della compagnia aerea di bandiera e avr un ruolo di controllore sulle scelte strategiche adottate nei prossimi mesi (e anni), il nuovo dpcm che regoler il dossier del vettore tricolore riconosce comunque al partner industriale — che, salvo sorprese, dovrebbe essere appunto Lufthansa — il ruolo di comandante di Ita dal momento in cui si firmer un primo accordo, magari sotto forma di protocollo d’intesa. Ed a questo comandante che il nuovo odg approvato nella notte intende mettere gi vincoli e paletti: In primis, rendere oggettive le modalit di reclutamento di Ita perch i lavoratori in Cig siano selezionati solo per ordine di anzianit. Insomma, non si pu considerare archiviata la partita occupazionale e professionale di tutte le lavoratrici e i lavoratori Alitalia, posto che ancora sono tanti i nodi aperti e le criticit da affrontare.

Pagare ai cassaintegrati di Alitalia gli arretrati

Ma c’ di pi: i cassaintegrati di Alitalia, si legge, dovrebbero percepire un supplemento che permette di recuperare fino all’80 per cento del loro stipendio del 2019, un recupero che dal gennaio 2023 si spinger soltanto fino al 60 per cento del medesimo stipendio. L’odg sottolinea per che il condizionale d’obbligo perch il supplemento viene pagato ormai con un ritardo di due o tre mesi e, soprattutto, rischia di essere perso per ottobre, novembre e dicembre 2022. Il governo dice di volersi impegnare a garantire la presenza dello Stato nella compagine societaria della compagnia aerea , ma soprattutto a fare in modo che il personale di Ita provenga dal bacino delle professionalit oggi in cassa integrazione di Alitalia e dalle altre aziende di trasporto nazionale. Vedremo ora come reagir Lufthansa.

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