Italia, Mancini cambia tutto: Tonali, Bastoni, Pellegrini. E tanti giovani

Italia, Mancini cambia tutto: Tonali, Bastoni, Pellegrini. E tanti giovani

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di Alessandro Bocci, inviato a Firenze

La Nazionale è stanca e sfiduciata dopo la sconfitta netta con l’Argentina. Mancini ha avviato colloqui individuali e prova a dare una svolta: restano i problemi in attacco. E sabato c’è la Germania in Nations League

L’Italia è tornata nel fortino di Coverciano a rimuginare sulle sue disgrazie. Meno di un anno dopo il cielo sopra Wembley è nero e Roberto Mancini, l’uomo che ci ha portato sul tetto d’Europa, fatica a capire come sia stata possibile una caduta così rapida e rovinosa.

La Nazionale è stanca, sfiduciata, smarrita. «Ripartire stavolta sarà più difficile», la realistica ammissione del c.t. dopo l’umiliante 3-0 rimediato dagli scatenati argentini. Quattro anni fa era l’uomo della speranza, il leader di un gruppo che si era cementato diventando squadra.

Adesso tutto sembra dannatamente più complicato. Mancini fatica a superare lo choc del Mondiale perso sciaguratamente contro la Macedonia del Nord e sogna ancora un ipotetico ripescaggio. Il c.t. è convinto che se l’Ecuador, finito sotto inchiesta per aver fatto giocare un colombiano, dovesse essere squalificato, toccherebbe all’Italia, la migliore tra quelle rimaste fuori nel ranking, prenderne il posto in Qatar. In Figc il discorso lo hanno affrontato e metabolizzato. Il presidente Gravina ha parlato con la Fifa e ha capito che, in caso di esclusione dei sudamericani, la ripescata sarà una tra Cile e Perù.

Meglio, quindi, guardare avanti. E cercare di fronteggiare l’emergenza. Il momento è duro e il rischio è che la Nations League si trasformi in un calvario. Giovedì, dopo una lunga riunione con il suo staff allargato a Vialli e Oriali, Mancini ha deciso di spedire a casa gli infortunati Insigne, Verratti e Sirigu e i più spremuti, Jorginho, Bernardeschi e Emerson Palmieri, oltre a Chiellini, che ha finito la sua carriera azzurra ed è rimasto a Londra per firmare il contratto con i Los Angeles Fc. Il brutto segnale arriva da due laziali: Lazzari e Zaccagni, alle prese con qualche lieve acciacco, hanno preferito marcare visita e lasciare il ritiro.

La strada per la rinascita è tortuosa. Mancini dovrà lavorare sia sul piano tecnico sia su quello psicologico. La difesa senza Giorgione è sguarnita, lo sbiadito Jorginho è l’immagine del centrocampo fragile e involuto e l’attacco non funziona. Lo stesso Mancini racconta che «abbiamo il problema del gol e qualcosa dobbiamo fare per velocizzare l’azione sotto porta». Domani sera contro la Germania l’Italia cambierà faccia. Parte il rinnovamento, quanto profondo lo capiremo strada facendo. Il c.t. ha avviato una serie di colloqui individuali a Coverciano e ha lavorato molto sul campo pretendendo più velocità negli ultimi 16 metri. A Bologna, Bastoni dovrebbe giocare nel cuore della difesa, Tonali sarà promosso a centrocampo insieme a Cristante e a Locatelli, mentre in attacco Scamacca potrebbe contare sul sostegno di Politano e Lorenzo Pellegrini. Ma in questa Nations vedremo anche Scalvini, Gatti, Frattesi, Samuele Ricci e Pobega, magari il giovanissimo Gnonto, che ha scalato le gerarchie.

Questa finestra di giugno è una trappola. L’Italia è stanca, anche psicologicamente. La debacle con la Macedonia ha lasciato il segno. Il gruppo sembra sfiduciato. Mancini non intende abbandonare la nave, ha iniziato un lavoro con i giovani e a Londra ha ribadito di avere «entusiasmo da vendere». Basterà? In caso di ulteriori sconfitte lo scenario potrebbe cambiare. In Federcalcio non sono preoccupati. Il presidente Gravina arriverà sabato mattina a Coverciano e andrà a Bologna in treno con la squadra, sarà l’occasione per parlare con Mancini e spiegare all’allenatore di non illudersi: solo se dovesse dare forfait una Nazionale europea l’Italia sarà ripescata al Mondiale. Meglio ingegnarsi per riattaccare la spina e dare linfa a una squadra che non c’è più. Da Wembley a Wembley il mondo si è capovolto.

3 giugno 2022 (modifica il 3 giugno 2022 | 07:20)

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, 2022-06-03 18:47:00, La Nazionale è stanca e sfiduciata dopo la sconfitta netta con l’Argentina. Mancini ha avviato colloqui individuali e prova a dare una svolta: restano i problemi in attacco. E sabato c’è la Germania in Nations League, Alessandro Bocci, inviato a Firenze

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