di Redazione Sport
Dopo aver vinto in scioltezza la semifinale in 10 secondi netti, l’azzurro domina anche la finale e si laurea campione d’Europa in 9”’95
La stagione travagliata dopo il doppio oro olimpico della scorsa estate (nei 100 metri e nella 4×100) è definitivamente alle spalle. Marcell Jacobs è campione d’Europa in 9”95, sul podio con i britannici Zharnell Hughes in 9”99 (argento) e Jeremiah Azu in 10”13 (bronzo), ottavo l’altro italiano Chitutu Ali in 10”28. L’azzurro (con il polpaccio sinistro ricoperto da un vistoso taping tricolore) domina anche la finale degli Europei di atletica di Monaco di Baviera — in semifinale aveva rallentato vistosamente negli ultimi 10 metri e chiuso comunque in 10 secondi netti — e torna sul gradino più alto del podio a 5 mesi dai Mondiali indoor di Belgrado dove aveva stravinto i 60 metri in 6”41. Cinque mesi difficilissimi per lo sprinter italiano, alle prese prima con un’intossicazione alimentare che gli aveva impedito di partecipare a inizio maggio al Kip Keino Classic e poi con la lesione muscolare al grande adduttore destro che lo aveva costretto a dare forfait alla semifinale mondiale di Eugene qualche settimana fa e che aveva addirittura messo in forte dubbio la sua partecipazione a questi campionati continentali. Invece Jacobs non solo c’è stato, ha pure vinto da grande campione, come aveva promesso alla vigilia della manifestazione.
«È stata una stagione complicata — racconta Jacobs a caldo a Rai Sport —. Arrivare a questo Europeo e portare a casa l’oro è entusiasmante e mi dà molto fiducia. Molte persone pensavano che non avrei nemmeno partecipato». Nonostante la vittoria, però, l’azzurro non è contento al 100%: «Non sono soddisfattissimo della gara — aggiunge — in semifinale ho corso meglio. Il tempo non è il massimo: sono uno che cerca il meglio su tutto, ma sono contento per questo Europeo, perché se sto veramente bene e sono in forma sono consapevole che posso fare grandi cose. In finale c’era un po’ di tensione ma sono riuscito ad arrivare davanti a tutti e questo è quello che importa». E poi la spiegazione sulla vistosa fasciatura al polpaccio sinistro, dovuta a un fastidio mentre provava la partenza dai blocchi prima della semifinale. «È successo tutto prima della semifinale. Durante il riscaldamento ho sentito il polpaccio chiudersi completamente. Dopo aver rinunciato a tutte queste gare, puoi capire cosa è passato per la mia testa. Fortunatamente è stata solo una semplice contrattura». Ora, però, testa alla 4×100: «Cercheremo di far bene anche lì».
(in aggiornamento)
16 agosto 2022 (modifica il 16 agosto 2022 | 22:56)
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, 2022-08-16 21:32:00, Dopo aver vinto in scioltezza la semifinale in 10 secondi netti, l’azzurro domina anche la finale e si laurea campione d’Europa in 9”’95, Gaia Piccardi, dall’inviata