Iran, il regista Jafar Panahi scarcerato su cauzione. Era in sciopero della fame

Iran, il regista Jafar Panahi scarcerato su cauzione. Era in sciopero della fame

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di Greta Privitera

Si trovava nella prigione di Evin da oltre sette mesi. A dare la notizia la Ong Chri, con sede a New York

Jafar Panahi libero . Il regista iraniano detenuto per quasi sette mesi nel famigerato carcere di Evin, a Teheran, stato rilasciato su cauzione, ha annunciato l’ONG Center for Human Rights in Iran (CHRI, con sede a New York).

P anahi, 62 anni, i cui film hanno vinto diversi premi internazionali l’ultimo, Gli orsi non esistono , vincitore nel 2022 del Premio speciale della giuria alla Mostra del cinema di Venezia stato rilasciato due giorni dopo aver iniziato uno sciopero della fame. Il quotidiano iraniano Shargh ha pubblicato una foto di Panahi che abbraccia uno dei suoi sostenitori dopo il suo rilascio dalla prigione . L’agenzia di stampa Isna ha raccontato che diversi artisti erano fuori Evin, ad attendere l’uscita del regista.

Panahi stato arrestato il 20 luglio scorso, dopo che con altri colleghi cineasti andato proprio davanti alla prigione di Teheran per protestare contro l’incarcerazione dei registi Mohammad Rassulof e Mostafa Al-Ahmad. Insieme agli avvocati, una volta nell’ufficio del procuratore, a sua sorpresa, stato arrestato per una condanna risalente al 2011. Avrebbe dovuto scontare sei anni di carcere con l’accusa di propaganda contro il regime, ma secondo la legge iraniana una condanna non eseguita per oltre dieci anni cade in prescrizione. Perci, questo arresto ha pi l’aspetto di una presa in ostaggio che dell’esecuzione di una sentenza, ha commentato il regista.

Nelle ultime ore, sui social, la moglie , Tahereh Saeedi e il figlio, Panah Panahi, hanno condiviso la dichiarazione struggente del regista: Dichiaro che per protestare contro il comportamento illegale e disumano dell’apparato giudiziario del regime e della la loro presa di ostaggi, ho iniziato uno sciopero della fame dalla mattina del 12 di Bahman (1 febbraio): rifiuter di mangiare e bere cibo e prendere medicine fino al momento del mio rilascio. Rimarr in questo stato fino a quando, forse, il mio corpo senza vita sar finalmente liberato dalla prigione.

L’avvocati Yusef Moulai ha confermato che il regista stato rilasciato su cauzione ed tornato a casa e, nonostante lo sciopero della fame, in buona salute.

Ai festeggiamenti per la liberazione di Panahi, si aggiunge la preoccupazione per lo stato di salute del medico Farhad Meisami, attivista per i diritti delle donne, in sciopero della fame da quattro mesi. Scioccano le foto del suo corpo ridotto pelle e ossa.

Shocking images of Dr. Farhad Meisami, a brave advocate for women’s rights who has been on hunger strike in prison. Iran’s regime has unjustly denied him and thousands of other political prisoners their rights and their freedom. Now it unjustly threatens his life. #?????_????? https://t.co/WIBEy73otc

— Special Envoy for Iran Robert Malley (@USEnvoyIran) February 2, 2023

A quasi cinque mesi dall’uccisione di Mahsa Amini, secondo la Human rights activists news agency, sono stati uccisi 527 manifestanti e quasi ventimila sono stati arrestati.

3 febbraio 2023 (modifica il 3 febbraio 2023 | 21:54)

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