di Monica Colombo
Sul caso plusvalenze la Procura valuterà se ci sono gli estremi per la riapertura dell’indagine, il filone stipendi sarà fondamentale. Nel caso in cui venisse accertato il falso in bilancio il rischio è la retrocessione
Dopo il terremoto che ha azzerato i vertici societari, con le dimissioni dell’intero cda bianconero e la fine del regno targato Andrea Agnelli, vien da chiedersi: cosa succederà ora alla Juventus? Che cosa rischia il club? Fra quanto tempo sarà fatta chiarezza sulle eventuali sanzioni sportive che la società più titolata d’Italia dovrà scontare? Quesiti non banali, ai quali al momento è difficile dare una risposta certa e univoca. Andiamo con ordine. Da un paio di giorni la Procura federale è in possesso degli atti relativi alla chiusura dell’inchiesta Prisma avviata dalla Procura di Torino. Toccherà ora a Giuseppe Chinè studiarli prima di arrivare a una conclusione. È bene però ricordare che per il caso plusvalenze la Corte Federale d’Appello a maggio aveva prosciolto gli undici club e le 61 persone fra dirigenti e amministratori coinvolti (fra loro anche Fabio Paratici, Federico Cherubini, Andrea Agnelli, Pavel Nedved e Maurizio Arrivabene).
Il procuratore Chinè esaminando gli atti dovrà valutare se esistono gli estremi per la procedura di revoca della sentenza della Corte Federale d’Appello e la riapertura delle indagini: ciò potrà avvenire nel caso in cui emergano intercettazioni ad esempio che documentino un illecito, come avvenne nel caso del Chievo e del Cesena, uniche società finora nei numerosi processi sulle plusvalenze condannati a scontare punti di penalizzazioni. In tal caso il processo verrebbe riaperto davanti alla Corte Federale. Discorso diverso va affrontato nel processo sul filone relativo alla carta Ronaldo o in generale agli stipendi sospesi durante il Covid (secondo bilancio) ma poi fittiziamente corrisposti agli atleti. In questo caso, secondo l’art 31 del codice di giustizia sportiva, che regola le violazioni in materia gestionale ed economica, la gamma delle sanzioni è varia. La più lieve è l’ammenda con diffida nei casi di mancata produzione, alterazioni o falsificazione materiale ed ideologica anche parziale dei documenti richiesti dagli organi di giustizia sportiva e Covisoc. Ma nel caso in cui la società, mediante la falsificazione dei documenti contabili, avesse tentato di ottenere l’iscrizione al campionato lo scotto da pagare è ben diverso, si va dalla penalizzazioni di punti in classifica alla retrocessione all’ultimo posto della classifica fino all’esclusione dal campionato di competenza con assegnazione da parte del Consiglio Federale ad uno dei campionati di categoria inferiore. Chinè sta studiando la documentazione. Ad ora è impossibile definire uno scenario certo. Da via Allegri fanno sapere che ci vorrà almeno un mese per analizzare gli atti e arrivare a una conclusione.
29 novembre 2022 (modifica il 29 novembre 2022 | 17:40)
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, 2022-11-29 16:41:00, Sul caso plusvalenze la Procura valuterà se ci sono gli estremi per la riapertura dell’indagine, il filone stipendi sarà fondamentale. Nel caso in cui venisse accertato il falso in bilancio il rischio è la retrocessione, Monica Colombo