di Daniele Sparisci
Incidente in motoslitta nello Utah, aveva 55 anni. Con le sue Gymkhana era diventato famosissimo, aveva anche fondato il marchio di scarpe Dc Shoes
Addio Ken Block, il pilota di rally diventato leggenda grazie ai suoi video su Youtube, il re degli stuntman. morto questa notte in un incidente in motoslitta nello Utah, nella contea di Wasatch, aveva 55 anni, lascia tre figli e la moglie Lucy. Secondo la ricostruzione della polizia locale stava guidando su un pendio molto ripido quando il mezzo si ribaltato finendogli addosso. Troppo gravi le ferite riportate nell’impatto, in passato aveva gi avuto brutti incidenti ma se l’era sempre cavata. Proprie nelle sue ultime storie su Instagram aveva pubblicato immagini di questi primi giorni del 2023 fra le neve, vissuti con alta adrenalina, come sempre. Go fast and risk every Thang era il suo motto.
Con le sue acrobazie era diventato una leggenda: corse mozzafiato, salti altissimi, e serpentine, traversate nel fuoco. Nell’era pre-social i suoi video erano materiale di culto per tutti gli appassionati di motori. Ma non solo. Avevano ispirato videogiochi e film. Dalla prima Gymkhana, datata 2008, Block era diventato una celebrit, aveva creato una nuova dimensione “hollywoodiana” di fare lo stuntman. Ha inventato un genere.
Il video d’esordio raccoglie milioni di visualizzazioni subito, Ken al volante di una Impreza evita ostacoli sgommando, esibendosi nel “drifting” con le gomme perennemente in fumo all’interno di un piccolo aeroporto abbandonato a Irvine. A guardarlo oggi, nell’epoca del 4K, sembra che quella clip provenga da un altro secolo e invece ha cambiato a modo suo un’epoca della comunicazione sfruttando l’immensa potenza di Youtube, allora gli arbori, delle GoPro. La prima Gymkhana non ci sembrava un granch, eravamo andati con una piccola troupe e al risparmio. L’ho mostrato a qualche amico che mi ha detto: “Grandioso, perch non lo pubblichi su internet?”. In quegli anni non era come adesso, e cos lo abbiamo messo prima sul nostro sito, ma il problema era il peso perch volevamo che fosse in alta risoluzione. E questo ci sarebbe costato un sacco di soldi in traffico dati, cercai di spiegarlo agli sponsor. Ma dopo un po’ ho dovuto cedere perch ci stava costando una fortuna, in meno di due mesi avevamo raggiunto 20-30 milioni di visualizzazioni prima di spostare il tutto su YouTube che allora era una roba nuova….
Episodio dopo episodio la produzione diventa pi raffinata, cambiano i luoghi, le macchine, gli sponsor, e i trick diventano sempre pi spettacolari e rischiosi. Dalla Gymkhana si passa alla Climbkhana, alla Electrikhana, cambiano gli ingredienti ma non il marchio di fabbrica.
Block diventa protagonista di show, di serie tv, veniva conteso dalle Case automobilistiche a suon di milioni per girare clip, per presenziare a motoroshow ed eventi, ospite fisso di Top Gear, aveva partecipato anche al memorial Bettega a Bologna,e recentemente stava pianificando una nuova impresa al volante di una Delta Integrale. Lancia prodotti di ogni tipo, persino un gin.
Nato a Long Beach, in California, Block unisce la passione per le automobili a quelle per lo showbusiness e per gli sport estremi. Ha quasi 40 anni quando inizia la sua seconda vita da pilota di rally negli Usa su una Subaru Impreza, sceglie questa strada per imitare l’amico Travis Pastrana. competitivo e vince il premio di matricola dell’anno nel 2005. La Casa giapponese lo promuove nel team ufficiale dove ottiene un secondo posto nelle competizioni nazionali e cinque medaglie agli X Games. Ha soldi e pu spenderli nelle corse, ma ha anche una qualit che tutti gli riconoscono: un controllo assoluto del mezzo, una sensibilit straordinaria.
Ma i suoi interessi vanno ben oltre i traversi e gli sterrati, Block- che amava anche andare in skateboard e in snowboard ed era bravo anche l-, ha un fiuto infallibile per gli affari e per le nuove tendenze. Gi nel 1994, insieme a Damon Way, aveva creato il marchio d’abbigliamento DC Shoes , poi acquistato da Quicksilver per 87 milioni di dollari. Un brand in voga prima fra gli skaters e poi fra gli snowboarders. Rotelle, tavole e ruote, la contaminazione avviene perfettamente in un uno di quei mix che soltanto negli Usa, e dalle parti di Los Angeles, possono riuscire. Per i puristi un fenomeno da baraccone, per tutti gli altri un genio. Mio padre aveva un azienda di elettronica -raccontava in un’intervista- io sono cresciuto a Long Beach: andavo a vedere le partite dei Dodgers, giravo in Bmx, ho provato un sacco di sport fino a capire che preferivo quelli individuali. Prima ho iniziato con lo skateboard, poi ho fatto motocross e infine snowboard. Ascoltavamo il punk e adoravamo la street art, l ho capito che avrei voluto fare un mestiere creativo.
E le auto? Negli anni ottanta leggevo riviste di macchine, ero appassionato di design industriale e cos da quelle letture scoprii il rally. La grande sfida al Pike’s Peak (la cronoscalata pi famosa in America e negli Usa ndr), anche i costruttori europei ci provavano. E siccome gi facevo motocross e mi piaceva quel tipo di guida aggressiva, il rally stato lo sbocco naturale, amavo far derapare la macchina. Ma al tempo stesso mi dicevo: ” una roba da europei, non sar mai capace di competere con loro, non credo che esistano gare qui da noi”. E invece Travis mi ha aperto un mondo, pensavo potesse diventare soltanto un hobby e invece….
Block lascia un vuoto fra i fan, lo ricordano tutti, tanti: Ken era un visionario, un pioniere e un’icona. E, cosa pi importante, un padre e un marito. Ci mancher incredibilmente. Per favore, rispettate la privacy della famiglia in questo momento mentre sono in lutto. il messaggio pubblicato dalla Hoonigan Industries, un’altra delle aziende fondate da Block. Da Valentino Rossi a Lewis Hamilton tutti oggi lo piangono.
3 gennaio 2023 (modifica il 3 gennaio 2023 | 16:42)
© RIPRODUZIONE RISERVATA