Kessie dal Milan al Barcellona: da stella a comparsa. Che fine ha fatto?

Kessie dal Milan al Barcellona: da stella a comparsa. Che fine ha fatto?

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di Simone Golia, Redazione gianlucadimarzio.com

L’ivoriano, che in estate lasci il Milan per il mancato accordo sul rinnovo, non mai rientrato nei piani di Xavi. E adesso gli spagnoli lo propongono all’Inter in cambio di Brozovic

Un anno fa, di questi tempi, Franck Kessie era uno dei volti pi prestigiosi della Coppa d’Africa. In Serie A aveva gi segnato cinque gol, giocava sempre (dall’esordio col Milan ben 14.741 minuti, pi di tutti gli altri centrocampisti del campionato) e recuperava vagonate di palloni (dal 2017 solo de Roon ha saputo fare meglio). Qualche mese prima, alle Olimpiadi di Tokyo con la Costa D’Avorio era arrivato fino ai quarti, arrendendosi ai rigori con la Spagna di Pedri e Mingueza. A fine partita si era soffermato a parlare con entrambi e il tema della discussione era stato il Barcellona. D’altronde aveva il contratto in scadenza e gli spagnoli lo avevano inserito in cima alla lista dei desideri. Lui per, parlando con i giornalisti, rassicur tutti: Non ho alcuna intenzione di lasciare il Milan, voglio restare per sempre . I tifosi devono stare tranquilli. Allora il Diavolo era appena tornato in Champions dopo sette anni di assenza, motivo per cui Maldini e Massara si erano messi a lavorare sui rinnovi pi importanti, compreso quello di Kessi, sempre decisivo in mezzo al campo. Ma la distanza fra richiesta e offerta era troppa: i rossoneri offrivano 6/6,5 milioni (il top, basta considerare che Theo Hernandez si era fermato a 4 e mezzo), ma l’ivoriano e il suo agente George Atangana ne chiedevano almeno 9. Un anno dopo sarebbe arrivato lo scudetto, non la stretta di mano. Tanti saluti, stato bello.

A luglio si presenta cos al Barcellona . I soliti palleggi non li fa nella cornice unica del Camp Nou, ma nel silenzio della Ciutat Esportiva Joan Gamper, il centro sportivo dove dovr lavorare sodo, come gli ha consigliato Ibrahimovic nel giorno dell’ultimo saluto. E’ il primo acquisto annunciato dal presidente Laporta, che nel frattempo sta vendendo pezzi di club (diritti tv, beni immobili e non solo) per finanziare una squadra quanto pi forte possibile. Nei piani di Xavi dovr essere il nuovo Yaya Tour, il centrocampista box to box che gli manca, quello che protegge la difesa ma poi va a fare male in avanti. Yaya Tour, per, di partite con il Bara, ne ha giocate 118, una cifra che ad oggi sembra irraggiungibile per Kessi, la cui avventura spagnola potrebbe gi essere arrivata ai titoli di coda. In una situazione finanziaria critica, nessuno al sicuro da quelle parti. Si va avanti a idee e l’ultima riguarda proprio l’ivoriano, che il club spagnolo vorrebbe impacchettare destinazione Milano. Non quella rossonera, ma nerazzurra, con Brozovic che – nei piani catalani – dovrebbe fare il percorso inverso. Gli intermediari sono al lavoro per due giocatori che vivono momenti simili (problemi fisici, stesso stipendio, stessa durata contrattuale), anche se la trattativa ad oggi appare complicata.

Nel settembre 2020, dopo una vittoria con gol contro il Crotone, Kessi sorride e spiega perch nello spogliatoio del Milan lo chiamano il presidente. il capo, dice. Un giorno entra a Milanello, si sbaglia e parcheggia l’auto nel posto riservato a Scaroni: Mi hanno detto di spostarmi, ma ho detto a tutti che da quel momento in poi il boss sarei stato io. Scherza, nessuna arroganza, ma l’episodio fa capire quanto l’ivoriano fosse diventato centrale. Ecco perch stona l’accostamento all’Inter e, soprattutto, la crisi che lo ha colpito nella sua esperienza spagnola. 16 presenze, 41.3 minuti di media a partita. Solo due volte titolare in Liga, a dicembre era il quinto giocatore meno utilizzato da Xavi, sopra solo ai vari Iaki Pea, Pablo Torre, Depay e Bellern. Inimmaginabile per chi, tanto all’Atalanta quanto al Milan, aveva collezionato 2.000 minuti a stagione. Da indistruttibile si riscoperto pure fragile, rimediando a novembre un infortunio che lo ha tenuto fuori 42 giorni. Poco prima, in occasione della trasferta di Valencia, una foto aveva destato un certo stupore: in panchina sedevano lui, Ferran Torres, Raphinha, Pablo Torre, Marcos Alonso e Bellern, cio sei acquisti di Laporta. Progetto fallimentare, url qualcuno. Gi, fallimentare. Come la stagione, fin qui, del comandante Kessi.

15 gennaio 2023 (modifica il 15 gennaio 2023 | 17:50)

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