Kimpembe, capelli, tatuaggi, balli: ecco chi è il difensore del Psg che potrebbe sostituire De Ligt alla Juventus

Kimpembe, capelli, tatuaggi, balli: ecco chi è il difensore del Psg che potrebbe sostituire De Ligt alla Juventus

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di Michele Cappello – Redazione Di Marzio

I bianconeri sono già alla ricerca dell’erede dell’olandese: occhi sul centrale francese classe 1995 di proprietà del Psg

Quando Psg e Barcellona si sono sfidate agli ottavi di finale di Champions League nel 2017, molti sono rimasti stupiti nel leggere le formazioni. Da una parte Messi, Suarez, Neymar. Dall’altra, a fermarli, Marquinhos e Presnel Kimpembe. E tutti si sono chiesti, ma chi è questo Kimpembe? L’esordio europeo del classe 1995 però non poteva arrivare in un palcoscenico migliore. Senza Thiago Silva, era il suo momento. E lo sfrutta bene: al triplice fischio, il risultato è 4-0 per i parigini.

Certo, al ritorno il Barcellona rimonta e scrive la storia (però con Thiago Silva in campo), ma quell’esordio ha un valore particolare. Lui, il ragazzino nato a un’ora di macchina da Parigi, cresciuto nelle giovanili del club a cui è sempre stato legato. Nell’era dello sfarzo e degli acquisti altisonanti, Kimpembe è uno dei pochi, se non l’unico, a essere riuscito a completare la trafila nelle giovanili del PSG e arrivare stabilmente in prima squadra, dove oggi è addirittura vice-capitano. E la Juventus lo guarda con interesse. Perché la permanenza di Matthijs De Ligt è tutt’altro che scontata, con il Chelsea alle porte e il rinnovo che non arriva. Kimpembe piace per la sua duttilità, per la sua velocità, per il piede preferito, il sinistro, caratteristica che manca ai centrali attualmente in rosa. E tanta esperienza internazionale. Un profilo coerente con le necessità di Allegri.

In allenamento, prevale il buon umore. Scherzi e balletti sono all’ordine del giorno, un po’ come per il suo connazionale Paul Pogba, che trova spesso in nazionale e potrebbe ritrovare in bianconero. I due hanno condiviso il successo al Mondiale nel 2018: Kimpembe è stato poco più di una comparsa, ma ai festeggiamenti è stato protagonista quanto gli altri. Maestro, così viene soprannominato in una celebre canzone composta dopo il trionfo in Russia. E poi, le capigliature: rasato, con le treccine, biondo platino, blu, rosso, viola, bianco. «Ho iniziato a tingerli quando avevo 13 anni. I colori li scelgo in base al tempo: quando splende il sole tendo a colori più chiari; in inverno, quando fa più freddo, preferisco rosso e blu». Kimpembe è tutto qui. Sorrisi, semplicità, voglia di divertirsi e… tatuaggi. Tanti e significativi, quasi tutti dedicati alla sua famiglia. A sua madre, che «non era d’accordo, ma quando ha scoperto che mi ero tatuato il suo nome si è sciolta». Al figlio, protetto da un leone e intento a ricevere una corona dal padre. Tatuaggi che Presnel, di tanto in tanto, riguarda prima di una partita per motivarsi nello spogliatoio. Perché una volta in campo, non si scherza più. «Tatuarmi un trofeo? No, quelli preferisco averli in bacheca»: la mentalità è quella giusta.

30 giugno 2022 (modifica il 30 giugno 2022 | 10:23)

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, 2022-06-30 11:58:00, I bianconeri sono già alla ricerca dell’erede dell’olandese: occhi sul centrale francese classe 1995 di proprietà del Psg, Michele Cappello – Redazione Di Marzio

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