di Chiara Maffioletti
L’attore, che avrebbe compiuto 72 anni tra una settimana, aveva un tumore alla prostata molto aggressivo. La famiglia però ha parlato di morte per cause naturali
Nel suo ultimo film, Black Widow, uscito nel 2021, William Hurt — nei rigidi panni del Generale Thaddeus «Thunderbolt» Ross — appariva con il volto un po’ stanco, segnato. Per molti è la prova che l’attore stava decisamente male da tempo, nonostante la famiglia abbia comunicato che la sua morte — arrivata una settimana prima del suo 72esimo compleanno — sia dovuta a cause naturali. Di certo, nel 2018 all’attore premio Oscar era stato diagnosticato un cancro alla prostata. Aggressivo, al punto di aver già generato metastasi alle ossa. La morte dell’attore sarebbe dovuta in realtà a complicanze legate al tumore. Un male terribile e doloroso, che l’attore premio Oscar ha curato fino a che aveva potuto farlo, non rinunciando però a lavorare. Fino alla fine.
Il ruolo da doppiatore
Il suo ultimo impegno era stato quello di doppiatore nella serie animata Pantheon, basata sui racconti fantascientifici di Ken Liu, in cui vita e morte si confondono. Un progetto che dovrebbe uscire a breve. Stravolto ora da questa morte, che ha scosso mezzo mondo, a partire da Hollywood. Russell Crowe nel ricordare il collega su Twitter, ha scritto: «William Hurt è morto. Quando stavamo per girare Robin Hood, ero consapevole fosse famoso per fare domande basate sui personaggi, quindi avevo compilato un file sulla vita di William Marshall. Quando è arrivato sul set gli ho dato la pila. Non sono sicuro di aver mai visto un sorriso più grande del suo in quel momento». Anche Mark Ruffalo ha parlato della scomparsa di «uno dei giganti della recitazione».
14 marzo 2022 (modifica il 14 marzo 2022 | 13:37)
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, 2022-03-15 19:39:00, L’attore, che avrebbe compiuto 72 anni tra una settimana, aveva un tumore alla prostata molto aggressivo. La famiglia però ha parlato di morte per cause naturali, Chiara Maffioletti
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