La corsa dei prezzi spaventa Napoli, i consumatori: «Rincari già al 30%»

La corsa dei prezzi spaventa Napoli, i consumatori: «Rincari già al 30%»

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economia domestica
Mezzogiorno, 10 marzo 2022 – 07:24

Bici e monopattini contro il caro benzina. L’allarme del Codacons sull’aumento di tutti i generi di largo consumo, in particolare in città

di Claudio Mazzone

Il Codacons registra, a Napoli, un aumento generalizzato dei prezzi che va, in base ai prodotti, dal 10 al 30%. Una rilevazione statistica, quella fatta dall’associazione dei consumatori, che trova conferma nella vita quotidiana dei napoletani. Basti pensare che, in una sola notte, in molti distributori di carburante cittadini, i prezzi sono lievitati di 10 centesimi al litro. Un aumento, quello di benzina e gasolio, che a Napoli è ormai fuori controllo. E infatti se il prezzo medio nazionale di un litro di benzina, registrato dall’Osservatorio del Ministero dello Sviluppo Economico, è di 1,95 euro, a Napoli lo stesso litro, in tutti i distributori cittadini, supera i 2,2 euro con picchi che arrivano a 2,40. Stessa situazione è ravvisabile per il gasolio. Un litro di diesel costa in media, a livello nazionale, 1,82 euro, mentre nei distributori di Napoli si registrano prezzi superiori anche di 50 centesimi. Uno scostamento dalla madia nazionale, quello registrato nella città partenopea, che supera di almeno 30 centesimi quelli delle altre realtà metropolitane italiane come Roma e Milano.

La spesaAnche sul versante dei beni di largo consumo si registrano aumenti generalizzati. Nei mercati rionali e nei supermarket napoletani, un chilo di un prodotto alimentare o ortofrutticolo arriva a costare anche 50 centesimi in più rispetto a gennaio scorso. Non solo la benzina e i generi alimentari, ad aumentare sono anche le bollette di gas e luce, i tributi locali, sia regionali che comunali, e il costo dei servizi a partire dai trasporti sia pubblici che privati. Questo aumento repentino dei prezzi è l’effetto concreto di un processo economico che è appena iniziato, quello inflattivo, e che è stato velocizzato ed inasprito dalla guerra in Ucraina.

Bici e monopattiniI napoletani stanno già iniziando a cambiare le loro abitudini di vita, di consumo e di spostamento. L’utilizzo di biciclette e monopattini elettrici, ad esempio, è un trend in crescita già a gennaio e non per una presa di coscienza ambientalista. Lime, la società che ha riempito Napoli di biciclette elettriche, registrava un incremento di 15 mila utenti ad inizio anno e anche Helbitz, l’azienda leader dei monopattini in città, segnava già 40 mila corse effettuate nei primi giorni del 2022. Ma a cambiare per i cittadini partenopei non è solo il modo di muoversi ma anche il modo di rapportarsi al consumo energetico. E infatti stanno diventando sempre più condivisi i piccoli gesti di risparmio come la programmazione razionale dei riscaldamenti casalinghi o le centrifughe notturne.

Allarme Codacons«Assistiamo ad un’attenzione maggiore verso il consumo energetico – afferma l’avvocato Matteo Marchetti del Codacons – ma la situazione purtroppo continuerà a peggiorare e a breve dovremmo confrontarci con problemi molto seri. Ci sarà chi non potrà più prendere la macchina perché non riesce a rientrare nel budget familiare; gli autotrasportatori dovranno fermarsi perché non potranno più coprire i costi. L’importante in questo momento è che si controlli perché non è pensabile che qualcuno possa lucrare. Alcuni mi hanno segnalato anche prezzi della benzina alla pompa arrivati a 2,50 euro al litro e questo è inaccettabile. Dobbiamo sperare che finisca quanto prima la guerra – dice Marchetti – innanzitutto per gli ucraini che ora sono sotto le bombe, ma anche per il nostro portafogli». D’altrone il portafogli dei napoletani è già assottigliato da anni, dopo una pandemia che ha sfilacciato ancor di più un tessuto economico cittadino già fragile. E proprio perché quel tessuto rischia di non reggere all’inflazione globale e agli effetti di un conflitto come quello ucraino, che ha assottigliato le forniture di gas e di carburanti, oggi a Napoli si vive già in un’economia di guerra.

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10 marzo 2022 | 07:24
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, 2022-03-10 12:59:00, Bici e monopattini contro il caro benzina. L’allarme del Codacons sull’aumento di tutti i generi di largo consumo, in particolare in città, Photo Credit: ,

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