La cagnolina Mialma, ha attirato l’attenzione di Papa Francesco durante una benedizione rivolta alla sua proprietaria, Il Pontefice, sorpreso dal nome dell’animale, ha scherzosamente suggerito di cambiarlo.
L’insegnante di scuola dell’infanzia proveniente da San Benedetto del Tronto, è stata protagonista di questo episodio che Papa Francesco ha narrato alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, riguardo a una presunta richiesta di benedizione per un cane da parte di una donna.
Come segnala Il Messaggero, la docente ha spiegato che l’evento è stato interpretato in modo diverso nei media e sui social network: “Ho accolto il rimprovero del Papa come un affettuoso consiglio da nonno, pronunciato con un sorriso. Sono piuttosto dispiaciuta per le interpretazioni che ne sono state fatte”.
Questo è il terzo viaggio che l’insegnante fa a Roma per incontrare il Papa, da cui trae conforto per alcuni problemi di salute. L’ultimo incontro è avvenuto il 4 aprile, in Piazza San Pietro. Era in prima fila, insieme alla zia, una collega e la figlia di quest’ultima, con Mialma al sicuro nella sua borsetta. “È registrata come Mialma, ma per i miei amici è semplicemente Mia”, spiega l’insegnante. Papa Francesco si è avvicinato come fa con tutti coloro che si trovano in quella posizione, ha benedetto la giovane donna con noi e la mia amica. Ho anche presentato un mazzo di fiori con la foto di un’altra amica recentemente deceduta a causa di una malattia grave. Quando il Papa ha esteso la mano per toccare la mia, Mialma è comparsa e ho detto in spagnolo che si chiamava appunto Mialma. Lui ha risposto dicendo di cambiare il nome da “la mia anima” a “Mia”, un nome più adatto a un cagnolino.
La docente sostiene di non essere affatto contrariata dal consiglio del Papa, anzi, è stata felice della considerazione. “Sono molto devota al Papa e ho pensato che stesse agendo come mio nonno, che era sempre franco con me”, ha detto.
Tuttavia, l’insegnante è rimasta delusa dalle critiche che l’episodio ha suscitato. “Ho letto commenti molto duri nei confronti del Pontefice e questo mi ha rattristato. La situazione ha dato a persone malintenzionate l’opportunità di insultarlo, e questo mi ha molto turbato. Lui stava scherzando, era sorridente e per nulla contrariato. Inoltre, il mio chihuahua è un cane da pet therapy ed è entrato con me anche nei Musei Vaticani, quindi è utile per il recupero della salute”.
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