Riceviamo e pubblichiamo una lettera della docente Stefania Di Nunno della scuola Marzabotto di Brindisi per i ragazzi che si preparano ad affrontare gli esami di “terza media”.
Ebbene ci siamo, ci siete! La vostra prima notte che precede gli esami comincia da qui. Non potevo proprio fare a meno di pensare a voi e farvelo sapere. I bimbi che hanno varcato la soglia della nostra scuola tre anni fa sono diventati dei meravigliosi adolescenti pronti a spiccare il volo verso una nuova fase della loro vita. Magari vi sembrerà strano ma ricordo ogni sguardo, ogni sorriso, ogni timore di quel primo giorno di scuola. E già quel giorno sapevo che sarebbe arrivato questo momento in cui sarei stata così orgogliosa di ognuno di voi.
È questo il bello del mio “lavoro”.
Ho usato le virgolette perché il carico a volte è davvero pesante ma condividere un pezzo di vita così importante di così tante persone in via di sviluppo, lo alleggerisce parecchio. Io non so se ricordate ciò che vi ho detto il primo giorno. Vi ho spiegato che sarebbe stato un percorso insieme, che avevamo una meta da raggiungere ma che avremmo seguito strade e tempi diversi, ognuno i suoi. L’importante sarebbe stato ritrovarci tutti insieme al nostro appuntamento. Vi ho parlato della scuola, della valutazione, e ho cercato di spiegarvi che non siete e non sarete mai un numero con cui identificarvi. Capisco bene che quel numero adesso vi pare importante ma credetemi se vi dico che non rappresenta voi ma la misura di una performance e di una competenza. Non lasciate mai che condizioni l’idea che avete di voi stessi, che vi faccia sentire superiori o inferiori a niente e nessuno.
Pensate quale miracolo rappresenta ognuno di noi nella sua unicità, nella sua irripetibilità. Tutto ha un senso e tutto va interpretato per fare di noi e della nostra vita una vera opera d’arte. E come ogni opera d’arte ognuno avrà i suoi colori, le sue cornici, le sue occasioni di essere apprezzata e, perché no, anche criticata. Non si può inseguire la perfezione, non si può piacere a tutti, non si può essere eccellenti in ogni disciplina. Ciò che si può fare è solo essere a posto con la propria coscienza e sapere di aver dato il meglio di sé, quel meglio che, come ciò ho detto molte volte, varia nel tempo perché siamo umani e come tali soggetti a tante circostanze. Si può sbagliare e crescere. Si può cedere. Si può ripartire. Si può accelerare. Si può avere bisogno di una tregua. Il tempo vi insegnerà che la vita non è una retta ma un percorso meravigliosamente imprevedibile.
Godetevelo tutto e non permettete a nessuno di dirvi che non valete! Usate il buono delle tecnologie ma non fatevi intrappolare. Non ci sarà mai nulla di più bello di un abbraccio o uno sguardo, dello stare insieme, dell’aria aperta, del sole, del mare, dell’erba.
Abbiate il coraggio di essere voi stessi e accertarvi così come siete. Cambiare è un buon obiettivo solo se lo scegliete per voi stessi e non per omologarvi a un modello che vi trasmettono.
Vi auguro equilibrio, sorrisi, capacità e possibilità di scegliere. Siate liberi e tenete gli occhi ben aperti perché l’uomo libero, in grado di pensare, di usare il suo spirito critico anche di fronte a ciò che viene spacciato per verità risulta scomodo in questa epoca storica di pensiero unico. Siate in grado di pensare con la vostra bellissima testa e di combattere per ciò che ritenete giusto. Magari sarete meno popolari ma vi guarderete allo specchio con serenità.
Lasciate il vostro segno, in ognuna delle persone che incontrerete. Non giudicate, semplicemente accogliete ognuno per la sua unicità e vedrete che sarete accolti allo stesso modo. Quando vi dicono che questi sono gli anni più belli della vostra vita, non ci credete. Il mio motto è prendere la bellezza di ogni momento e poi “the best is yet to come”. Avrete un posto speciale nella mia grande valigia dei bei ricordi. Fate della vostra vita un’opera d’arte, a cominciare da questa vostra prima vera notte che precede gli esami.
In bocca al lupo e… W il lupo. Via l’ansia e avanti tutta. With love.
, 2022-06-19 08:56:00, Riceviamo e pubblichiamo una lettera della docente Stefania Di Nunno della scuola Marzabotto di Brindisi per i ragazzi che si preparano ad affrontare gli esami di “terza media”.
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