La lotta alla giustizia climatica e al diritto allo studio unisce le «ragazze» ribelli

La lotta alla giustizia climatica e al diritto allo studio unisce le «ragazze» ribelli

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di Sara Gandolfi

La Premio Nobel per la pace, Malala Yousafzai, si è unita a Stoccolma alla protesta di Greta Thunberg. Con loro anche l’attivista ugandese Vanessa Nakate

La più giovane vincitrice del Premio Nobel per la pace, Malala Yousafzai, si è unita a una protesta studentesca guidata dall’attivista Greta Thunberg a Stoccolma, in Svezia, per sollecitare l’istruzione delle ragazze come misura di giustizia climatica. Con loro anche l’attivista ugandese Vanessa Nakate.

«La lotta al cambiamento climatico è anche una lotta per il diritto all’istruzione delle ragazze, milioni delle quali perdono l’accesso alle scuole a causa di eventi legati al clima», ha detto venerdì all’agenzia Reuters la premio Nobel per la pace Malala Yousafzai.

Nel 2012, la giovane pachistana, oggi 24enne, è sopravvissuta a un proiettile sparatole alla testa da un talebano dopo essere stata presa di mira per la sua campagna contro il tentativo degli estremisti islamici di negare l’istruzione alle donne. Successivamente è diventata la più giovane destinataria del Premio Nobel per la pace per la sua difesa dell’istruzione. «Le ragazze dovrebbero studiare e fare la storia» ha twittato l’organizzazione Rise up Movement creato da Nakate.

11 giugno 2022 (modifica il 11 giugno 2022 | 01:04)

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, 2022-06-10 23:14:00, La Premio Nobel per la pace, Malala Yousafzai, si è unita a Stoccolma alla protesta di Greta Thunberg. Con loro anche l’attivista ugandese Vanessa Nakate, Sara Gandolfi

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