Doveva presentare il suo nuovo libro autobiografico al Salone del libro di Torino, ma è stata così fortemente contestata che ha dovuto lasciare il palco, mentre il tentativo di mediazione del direttore editoriale del Salone, Nicola Lagioia, non ha dato gli esiti sperati. Anzi.
E così, dopo più di un’ora di stop, la decisione della ministra Fdi Eugenia Roccella di lasciare il palco, trasformando così in uno scontro pubblico un evento culturale, ma a causa del quale lo scrittore Lagioia dall’anno prossimo sarà sostituito.
La destra non media, né accetta contestazioni. E infatti la deputata Fdi Augusta Montaruli subito dopo l’invito di Lagioia al confronto, ha gridato: “Vergognati. La contestazione è legittima con tutti i soldi che pigli? Ma vergognati“.
A quel punto il direttore se ne è andato e ha poi scritto un messaggio su Facebook: “Pieno di imbarazzo per Montaruli, sono sceso da un palco dove tra un po’ dovevo evitare che la deputata mi si scagliasse addosso“.
Fanno tuttavia notare le agenzie che proprio Montaruli, a febbraio scorso, si è dimessa dal ruolo di sottosegretaria per una condanna definitiva per peculato.
In ogni caso, racconta Il Fatto Quotidiano, contro Lagioia si è scagliata anche la stessa ministra, accusandolo di aver fatto “una narrazione fantasy” dell’accaduto e di non aver criticato chi protestava.
“Per democrazia, a voi sconosciuta, lascio il palco”, ha detto rivolgendosi agli attivisti, ma subito dopo è intervenuta la Digos, per sottolineare i principi di democrazia a cui faceva riferimento la ministra, che ha denunciato per violenza privata ventinove attivisti del movimento ambientalista Extinction Rebellion e del collettivo femminista Non Una di meno.
A quanto sembra oltre ai militanti altre persone si sono unite in modo estemporaneo alla contestazione.
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