L’Opzione donna raggiunta negli anni precedenti cristallizza e le novità introdotte dalla Legge di Bilancio non hanno nessun effetto.
Cosa accade a chi ha raggiunto i requisiti per accedere alla pensione opzione donna negli anni passati alla luce delle modifiche apportate dalla nuova Legge di Bilancio? Rispondiamo ad una nostra lettrice che, preoccupata, ci scrive:
Buonasera
In seguito alle ultime modifiche intervenute ( purtroppo ) con la legge di bilancio sulla questione di OPZIONE DONNA, essendo molto preoccupata, desidero esprimervi il mio quesito nel merito, sperando che mi inviate una vostra gentilissima e preziosa risposta.
Sono una signora nata il 15/10/1961 attualmente impiegata come DIPENDENTE nel settore privato, ed avendo intenzione di optare per questa soluzione pensionistica a noi dedicata, ho comunicato al mio datore di lavoro le mie dimissioni volontarie ( motivi familiari) con data decorrenza 01/01/2023.
Il 20/06/2022 avevo fatto richiesta informativa all’ INPS di IPOTESI DI PENSIONE ed ho ricevuto la testuale risposta che vi riporto:
” SULLA BASE DELLE DISPOSIZIONI ATTUALMENTE VIGENTI, DEI DATI PRESENTI SUL SUO CONTO ASSICURATIVO E DELLE EVENTUALI MODIFICHE APPORTATE, E’ POSSIBILE ACCEDERE ALLA PENSIONE: NEL SISTEMA CONTRIBUTIVO C.D. REGIME SPERIMENTALE /OPZIONE DONNA A DECORRERE DAL 01/07/2021 AVENDO PERFEZIONATO ENTRO IL 30/06/2020 IL SEGUENTE REQUISITO CONTRIBUTIVO: ETA’ 58 ANNI SETTIMANE DI ANZIANITA’ CONTRIBUTIVA COLLEGATA ALL’ ETA’ 1820N.B. LA VERIFICA DEI REQUISITI RICHIESTI PER IL PENSIONAMENTO E’ STATA EFFETTUATA NEL SISTEMA CONTRIBUTIVO C.D. REGIME SPERIMENTALE/OPZIONE DONNA “
Ordunque venendo al mio quesito, mi hanno sempre detto anche telefonicamente gli operatori telefonici dell’INPS che il diritto si era ” CRISTALLIZZATO ” e che ne avrei potuto beneficiare inoltrando la domanda, in un qualsiasi momento anche se fossero intervenuti dei cambiamenti in futuro. Pertanto ho fatto tramite patronato in data 05/12/2022 richiesta formale di presentazione all’INPS di pensionamento ed attendo una loro risposta in quanto dal loro sito noto che la domanda risulta in lavorazione.
Sperando di aver espresso chiaramente quanto a voi trasmetto, attendo un vostro gentilissimo parere.
Grazie da una vostra affezionata lettrice.
Cristallizzazione opzione donna
Le modifiche apportate all’Opzione donna dalla nuova Legge di Bilancio si applicano solo a chi raggiungerà i requisiti nel 2022 e potrà, di fatto pensionarsi nel 2023 con la finestra di attesa di 12 mesi necessaria.
Avendo lei raggiunto i requisiti con la proroga precedente, e quindi entro il 2020, ha cristallizzato il suo diritto alla pensione con i requisiti richiesti dalla proroga in vigore in quell’anno. E questo significa che, con quei requisiti congelati, avrebbe potuto chiedere la pensione opzione donna in qualsiasi momento anche successivo. Ora ha presentato domanda di pensione e anche se la stessa avrà decorrenza nel 2023, le modifiche apportate dalla Legge di Bilancio non avranno nessun effetto sul suo pensionamento. In quanto lei ha perfezionato il requisito richiesto due anni fa, con età e contributi, appunto, richiesti dalla proroga in vigore due anni fa. Non deve assolutamente preoccuparsi.
Anche se la sua domanda risulta ancora in lavorazione e non dovessero liquidarle la pensione entro il 1 gennaio 2023, al momento della liquidazione del primo rateo le saranno riconosciuti gli arretrati a partire dal 1 giorno del 2023. Ovvero dalla decorrenza del suo trattamento previdenziale.
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