inviata da Lorenzo Picunio – “La mafia sarà vinta da un esercito di maestre elementari”, lo diceva Gesualdo Bufalino dopo gli omicidi di Falcone e Borsellino. E’ proprio così, e lo racconta un articolo di Francesca Barca sull’Espresso del 19 febbraio (pag. 11). La qualità degli insegnanti è importantissima.
Bisogna garantire loro stipendi adeguati, certezza del posto di lavoro (quindi no al precariato), possibilità di aggiornarsi, confrontarsi, avere delle strutture di sostegno adeguate.
Avere scuole pulite, non affollate, salubri, alberate, con isole pedonali intorno. Poter lavorare con tranquillità mettendo in condizione di aggiornarsi rispetto sia alle varie materie, che alla qualità dell’insegnamento, che ai mezzi di comunicazione, che agli aspetti psicopedagogici della relazione educativa.
Situazioni di degrado sociale?
Disturbi dell’apprendimento? Patologie? Occorre che gli insegnanti siano supportati (ma questo vale in ogni caso) dalla comunità scolastica e dalle famiglie. Ma bisogna anche che esistano le strutture che possono sostenere, nei modi necessari, l’azione educativa.
Valutazione degli insegnanti? Anche, certo, purchè non sia un modo di scaricare i problemi sulle spalle del docente. Che può sbagliare, ma sbaglierà meno se avrà la collaborazione di tutta la comunità educativa
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