La ricerca dell’anima gemella in tv? Soltanto una messinscena

La ricerca dell’anima gemella in tv? Soltanto una messinscena

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di Aldo Grasso

«Chi vuol sposare mia mamma?», il dating show condotto da Caterina Balivo su Tv8 è soltanto l’ultimo esempio di programma che si propone di far sbocciare l’amore

L’altra sera guardavo Chi vuol sposare mia mamma?, il dating show condotto da Caterina Balivo su Tv8. Se ho capito bene, le cose stanno così: per ogni mamma in cerca di un nuovo compagno ci sono sei «spasimanti» che devono però superare alcune prove in presenza della figlia o del figlio che la signora si è trascinata in studio (lo spasimante deve piacere alla figlia, e non dico altro). Il programma mi pareva così recitato che la testa ha cominciato a seguire i percorsi della memoria. Quando è iniziata questa ricerca dell’anima gemella tramite la tv? La prima trasmissione che mi è tornata in mente è stata Agenzia matrimoniale (1989-1996; le date le ho cercate dopo), di cui ai tempi si è parlato molto perché la conduttrice Marta Flavi convolò a nozze con Maurizio Costanzo.

All’epoca si usava un aggettivo dai toni un po’ moralistici: programma «taroccato», per dire che alle spalle sembrava esserci una sceneggiatura o qualcosa di simile. Poi arrivarono i primi format famosi come M’ama non m’ama, Il gioco delle coppie , Colpo di fulmine, Stranamore. Per non parlare di Uomini e donne, iniziato nel 1996 (l’anno prima Costanzo aveva sposato Maria, e non dico altro). Poi sono arrivati i dating più divertenti come Il contadino cerca moglie o Primo appuntamento su Real Time perché offrono diverse letture, con curiose incursioni antropologiche. Ma perché mi sto infilando nei recessi della memoria (di quel che resta della memoria)? Cerco qualcosa che mi porti da Caterina Balivo a Recalcati? Non mi ricordo più: mi ricordo solo che questi racconti sul corteggiamento, sulla ricerca del partner, sull’appuntamento al buio, sul matrimonio appartengono a pieno titolo al mondo dello spettacolo, sono recita, messinscena. Se non fosse rappresentazione, i conduttori (maschile sovraesteso) verrebbero catalogati come sensali.

7 luglio 2022 (modifica il 7 luglio 2022 | 19:33)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, 2022-07-07 20:08:00,

di Aldo Grasso

«Chi vuol sposare mia mamma?», il dating show condotto da Caterina Balivo su Tv8 è soltanto l’ultimo esempio di programma che si propone di far sbocciare l’amore

L’altra sera guardavo Chi vuol sposare mia mamma?, il dating show condotto da Caterina Balivo su Tv8. Se ho capito bene, le cose stanno così: per ogni mamma in cerca di un nuovo compagno ci sono sei «spasimanti» che devono però superare alcune prove in presenza della figlia o del figlio che la signora si è trascinata in studio (lo spasimante deve piacere alla figlia, e non dico altro). Il programma mi pareva così recitato che la testa ha cominciato a seguire i percorsi della memoria. Quando è iniziata questa ricerca dell’anima gemella tramite la tv? La prima trasmissione che mi è tornata in mente è stata Agenzia matrimoniale (1989-1996; le date le ho cercate dopo), di cui ai tempi si è parlato molto perché la conduttrice Marta Flavi convolò a nozze con Maurizio Costanzo.

All’epoca si usava un aggettivo dai toni un po’ moralistici: programma «taroccato», per dire che alle spalle sembrava esserci una sceneggiatura o qualcosa di simile. Poi arrivarono i primi format famosi come M’ama non m’ama, Il gioco delle coppie , Colpo di fulmine, Stranamore. Per non parlare di Uomini e donne, iniziato nel 1996 (l’anno prima Costanzo aveva sposato Maria, e non dico altro). Poi sono arrivati i dating più divertenti come Il contadino cerca moglie o Primo appuntamento su Real Time perché offrono diverse letture, con curiose incursioni antropologiche. Ma perché mi sto infilando nei recessi della memoria (di quel che resta della memoria)? Cerco qualcosa che mi porti da Caterina Balivo a Recalcati? Non mi ricordo più: mi ricordo solo che questi racconti sul corteggiamento, sulla ricerca del partner, sull’appuntamento al buio, sul matrimonio appartengono a pieno titolo al mondo dello spettacolo, sono recita, messinscena. Se non fosse rappresentazione, i conduttori (maschile sovraesteso) verrebbero catalogati come sensali.

7 luglio 2022 (modifica il 7 luglio 2022 | 19:33)

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Pietro Guerra

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