La riforma del reclutamento dei docenti

La riforma del reclutamento dei docenti

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La titolazione dell’articolo 46 del DL 36/2022, “Perfezionamento della semplificazione della procedura di reclutamento degli insegnanti”, fa pensare che la riforma Brunetta sui concorsi della scuola (eliminazione della preselettiva, una sola prova scritta con quesiti a risposta multipla) possa essere ulteriormente semplificata.

Invece, a parte l’apprezzabile previsione che nelle prove scritte e orali siano valutate anche le competenze dei candidati sulle metodologie e le tecniche della didattica generale e disciplinare, l’articolo prevede che oltre all’attuale modalità della prova scritta con quesiti a risposta multipla, possa esserci una prova strutturata con più quesiti a risposta aperta.

A differenza della prova attuale con quesiti a risposta multipla la cui valutazione avviene in automatico con risultato immediato, i quesiti a risposta aperta hanno invece bisogno di commissioni esaminatrici e di tempo per la valutazione.

Parlare di perfezionamento della semplificazione dei concorsi ci sembra, pertanto, proprio fuori posto, sia perché la costituzione delle commissioni è da sempre un problema organizzativo complesso che inoltre richiede anche tempo, sia perché serve molto tempo anche per la valutazione dei quesiti a risposta aperta.

Piuttosto, potrebbe essere opportuno mantenere i quesiti a risposta multipla, prevedendo un particolare spazio per la conoscenza della metodologia e alla didattica generale e della disciplina della classe di concorso in esame, riducendo conseguentemente lo spazio, previsto attualmente in forma pressoché esaustiva, riservato a conoscenze e competenze della disciplina.  

C’è inoltre un’altra situazione complessa che condiziona la semplificazione delle procedure dei concorsi della secondaria: l’elevato numero delle classi di concorso, che parcellizzano l’insegnamento e il sapere.

Nell’attuale concorso ordinario della secondaria le classi di concorso (tolte quelle di lingua slovena) sono 132. In diverse regioni non ci sono tutte le classi di concorso (diversamente sarebbero state necessarie 2.376 procedure); tuttavia, là dove esistenti, sono state organizzate dagli USR complessivamente 1.452 procedure che hanno reso necessario, in particolare per le classi di concorso con moltissimi candidati, l’allestimento simultaneo di circa 700 aule informatiche e messa a disposizione dei candidati nello stesso giorno di 12.500 postazioni informatiche.  

Se si volesse intervenire per ridurre quelle procedure, sarebbe opportuno mettere mano alla ridefinizione delle classi di concorso con l’obiettivo di razionalizzarle, cercando di accorpare quelle affini e riconoscendone un’unica abilitazione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, , Pubblicato da Redazione Tuttoscuola
La titolazione dell’articolo 46 del DL 36/2022, “Perfezionamento della semplificazione della procedura di reclutamento degli insegnanti”, fa pensare che la riforma Brunetta sui concorsi della scuola (eliminazione della preselettiva, una sola prova scritta con quesiti a risposta multipla) possa essere ulteriormente semplificata. Invece, a parte l’apprezzabile previsione che nelle prove scritte e orali siano valutate […]
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