È difficile oggi, più di ieri, essere insegnanti. La società si è fatta più complessa, le trasformazioni continue ci mettono di fronte a problemi sempre nuovi e ci obbligano a ricominciare mille volte. Ci vorrebbe un sostegno sociale e istituzionale che non sentiamo di avere, anzi spesso sperimentiamo la solitudine di chi va contro corrente. Insomma è faticoso. Ma se potessimo con una bacchetta magica far apparire la scuola dei nostri sogni, come sarebbe? Se potessimo dare ai nostri studenti la migliore delle scuole possibili, per ciascuno di loro, quale che sia la situazione di partenza, la collocazione sociale, la cultura famigliare, la posizione economica, quale scuola sarebbe? Abbiamo provato a disegnarla all’interno di diversi numeri di Tuttoscuola, dal 2019 ad oggi. E lo faremo anche nei prossimi numeri.
Ci piacerebbe una scuola capace di rispondere ai bisogni e alle esigenze di ciascun alunno, capace di proporre una didattica su misura, quali che siano le differenze che pure caratterizzano ogni aula scolastica, in grado di valorizzare le attitudini e i talenti di ognuno. Una scuola che riconosca la multiformità delle intelligenze, nella quale la diversità, che è sempre sfidante, sappia far scaturire creatività, soluzioni nuove, così che nessuno resti indietro e nessuno si senta fuori posto.
Una scuola che non dia risposte a problemi mai posti, che dia domande capaci di suscitare stupore, di generare ricerca. Una scuola che introduca ai tanti linguaggi del sapere, capace di educare alla bellezza, all’arte, alla musica. Una scuola con il cuore verde, che porti a conoscere, amare e prendersi cura dell’ambiente, nostra casa comune. Una scuola nella quale ci sia posto per una tecnologia amica, che renda l’ambiente di apprendimento più stimolante per tutti. Una scuola del noi, dove si impara insieme, collaborando, condividendo, basata sul dialogo e sulla fiducia. Una scuola aperta, che aiuti a portare oltre l’aula quanto in aula si apprende, ma anche il contrario: che porti dentro l’aula le esperienze e gli apprendimenti che si possono realizzare in altri contesti, di lavoro, di volontariato, di sport. Una scuola che è dentro la propria comunità come luogo centrale, che nutre le radici della memoria e incoraggia all’avventura del futuro. E questo insieme, costruttrice della più ampia comunità sociale.
Di questa scuola, di questo sogno abbiamo parlato nel numero di settembre di Tuttoscuola. E continueremo a parlare della Scuola che sogniamo anche nei prossimi numeri di Tuttoscuola. Perché siamo profondamente convinti che la scuola che sogniamo possiamo realizzarla insieme. È con questo scopo che, sempre all’interno del numero di settembre, abbiamo presentato “La scuola che sogniamo”, un progetto culturale ambizioso in cui daremo voce e faremo conoscere le tante realtà già esistenti, sparse sul territorio nazionale, che silenziosamente – e spesso anche poco o per nulla incoraggiate dal sistema – stanno concretamente già realizzando la scuola che sogniamo… E dove esistono per ora solo frammenti di nuovi modelli formativi, abbozzi di una nuova didattica ancora da mettere a punto, proveremo a fornire i riferimenti teorici e i suggerimenti pratici per estenderla, andando a scoprire anche le migliori pratiche all’estero. Faremo parlare i protagonisti della scuola “dal vivo” e intervisteremo gli esperti che hanno studiato i pro e i contro delle varie innovazioni.
Racconteremo quindi le esperienze già in essere, daremo la parola ai protagonisti e agli esperti, raccoglieremo i vostri commenti e i vostri progetti. ne discuteremo in webinar dedicati, nei quali potrete essere primi attori, invitando le persone alle quali più tenete. E a fine anno tireremo le somme in una pubblicazione che racchiuderà i risultati di questo comune impegno (sarà la visione di scuola di tutti noi), che presenteremo in un grande convegno alla presenza delle istituzioni e di esperti di livello nazionale e internazionale, aperto a tutta la comunità dei lettori di Tuttoscuola. Per realizzare insieme un sogno e per contribuire, in compagnia e dal basso, all’arricchimento culturale e professionale della scuola italiana. Partecipa anche tu!
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, , Pubblicato da Redazione Tuttoscuola
È difficile oggi, più di ieri, essere insegnanti. La società si è fatta più complessa, le trasformazioni continue ci mettono di fronte a problemi sempre nuovi e ci obbligano a ricominciare mille volte. Ci vorrebbe un sostegno sociale e istituzionale che non sentiamo di avere, anzi spesso sperimentiamo la solitudine di chi va contro corrente. […]
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