È battaglia in un istituto parificato in provincia di Torino. Una scuola non accetterà le iscrizioni degli alunni le cui famiglie rifiuteranno l’insegnamento della religione, segnala La Sentinella del Canavese.
Agli alunni già frequentanti i corsi, a settembre, verrà riformulato il quesito: se prenderanno parte all’ora di religione continueranno il loro percorso scolastico, diversamente dovranno emigrare altrove.
Un docente spiega: “Abbiamo oltre 150 alunni ed i casi di richiesta di esonero dall’ora di religione sono 22. Le indicazioni ricevute però sono precise, è difficile accettare un aumento di iscrizioni con annessa richiesta di esenzione dall’ora di religione”.
L’istituto è parificato e la sua matrice cattolica è chiara. Secondo una interpretazione il rifiuto delle iscrizioni di bambini richiedenti esenzione dalla religione è un diritto. L’Unione degli Atei spiega: “Decisione prevaricatrice e discriminatoria ma rientra tra i diritti della scuola, seppur parificata ma dichiaratamente cattolica”.