La donna parlava con la vittima quando Giovanni Padovani l’ha aggredita, e poi uccisa
«Ero al telefono con mia sorella per stare più tranquille, visto che aveva fatto questa denuncia. Prima di entrare nel cortile avevamo questa abitudine di stare al telefono». Parla la sorella di Alessandra Matteuzzi, la donna uccisa a martellate sotto casa, a Bologna, dal suo stalker Giovanni Padovani. «Ieri sera lei ha parcheggiato, ci siamo parlate al telefono. Poi ho cominciato a sentire delle urla, lei gridava aiuto; sentivo lui urlare ma non parlare, fino a quando non si è interrotta la comunicazione. Io ho chiamato subito i carabinieri. Noi eravamo preoccupati perché lui aveva già fatto degli agguati nell’appartamento. Avevamo già chiamato le forze dell’ordine a giugno per degli episodi violenti, la denuncia l’abbiamo fatta a fine luglio».
24 agosto 2022 – Aggiornata il 24 agosto 2022 , 22:25
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