Da Orizzontescuola.it: La storia del docente chiamato terrone e minacciato di morte da un alunno per un voto. Lui gli scrive su Facebook: Ti chiedo scusa

Un evento spiacevole si è trasformato in una preziosa occasione di riflessione. Un giovane insegnante, di origini campane e operante in una scuola del bresciano, è stato recentemente vittima di un insulto razzista e di una minaccia di morte da parte di uno studente.

L’incidente, riportato dal “Corriere della Sera”, si è verificato martedì 12 dicembre, al termine di un esame orale.

Il docente, anziché reagire con rabbia, ha scelto una via insolita ma esemplare: ha scritto un messaggio su Facebook al suo studente, perdonandolo e offrendogli scuse. Il suo messaggio, pieno di empatia e comprensione, esprime la volontà di offrire una nuova opportunità al giovane, sottolineando l’importanza dell’educazione come strumento di cambiamento. Il professore, riconoscendo nel suo studente segni di rabbia e confusione, lo invita a cercare aiuto e ad ascoltare chi può fornire consigli validi.

L’episodio ci porta a riflettere sul ruolo dell’educatore e sull’importanza di instillare valori civili fondamentali, come il dialogo e la comprensione reciproca. La reazione del docente è stata lodata per la sua maturità e profondità, trasformando un momento di tensione in un insegnamento di vita.

Il professore ha inoltre evidenziato la responsabilità collettiva nella formazione dei giovani, puntando il dito contro una società che spesso trascura di trasmettere i principi base del vivere civile. L’insegnante ha sottolineato che gli insuccessi, come un cattivo voto, non devono essere visti come una scusa per reagire violentemente, ma piuttosto come opportunità di crescita e miglioramento.

I genitori dello studente hanno mostrato una collaborazione esemplare, scusandosi per il comportamento del figlio. Il gesto ha rafforzato l’importanza della collaborazione tra scuola e famiglie, essenziale per il successo educativo e formativo degli studenti.