In un mondo dove la stabilità lavorativa viene spesso perseguita come il fine ultimo della carriera professionale, emergono storie che vanno controcorrente.
Una tale storia è quella di una bancaria 48enne della provincia di Rovigo, che ha scelto di abbandonare la sua posizione consolidata per seguire la sua vera passione: l’insegnamento. La sua decisione non è stata senza sacrifici, ma è un testamento vivente al potere della realizzazione personale e del coraggio di seguire i propri sogni.
La donna, madre di due figli, ha lasciato il suo posto in banca per insegnare economia aziendale a 260 chilometri di distanza, in provincia di Pordenone. Il primo settembre scorso, la notizia della vincita del concorso per un posto di insegnante di ruolo ha segnato l’inizio di questa nuova avventura. Nonostante il lungo tragitto casa-scuola che richiede circa quattro ore di macchina, la neo insegnante si è lanciata a capofitto in questa esperienza, sostenuta dalla consapevolezza di avvicinarsi al suo sogno.
La 48enne racconta: “Lavoravo da 16 anni in banca, avevo un contratto a tempo indeterminato. Il mio sogno, però, era quello di fare l’insegnante. Mi sono chiesta: sono davvero felice? Non ho avuto dubbi, mi sono licenziata e sono partita per questa nuova avventura.” La sua storia evidenzia una profonda riflessione sul valore della soddisfazione professionale rispetto alla comodità della routine.
La giornata della donna inizia alle 5 del mattino, per raggiungere la scuola in Friuli. Nonostante le sfide logistiche, la soddisfazione di inseguire la propria vocazione supera gli ostacoli. “Meglio fare una fatica in più, ma sentirsi realizzati. È il consiglio che do anche ai miei studenti: osate e inseguite i vostri sogni,” condivide.
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