La strategia Ferrari, gli errori del muretto capitanato da Binotto

La strategia Ferrari, gli errori del muretto capitanato da Binotto

Spread the love

di Pierfrancesco Catucci

Sainz e Leclerc, partiti secondo e terzo, hanno distrutto una gara che sembrava in pugno. Vince Verstappen, partito dal decimo posto, che fa un passo avanti nel Mondiale

Sainz e Leclerc: Secondo e terzo alla partenza, quarto e sesto al traguardo. Verstappen e Perez: decimo e undicesimo al via, primo e quinto al traguardo. Russell e Hamilton: primo e settimo al via, secondo e terzo al traguardo. E Mondiale che si avvicina ancora un po’ per l’olandese della Red Bull (ora i punti su Leclerc nella classifica mondiale sono 80) e getta tante ombre sulle scelte di strategia della Ferrari a causa delle quali è stato dilapidato il vantaggio che aveva costruito nella prima metà di gara. Nell’occhio del ciclone il capo stratega Inaki Rueda, il capo degli ingegneri di gara Matteo Togninalli e il team principal Mattia Binotto che, nel post-gara, sposta l’attenzione sulla prestazione: «Qualunque gomma utilizzassimo non andava bene. Per la prima volta quest’anno non avevamo velocità e passo per lottare per la vittoria, dopo averlo trovato venerdì appena siamo arrivati qui. Questo passo falso pesa più di altri». Ma andiamo per ordine.

Sulla griglia di partenza le due Ferrari montano gomme gialle (quelle con mescola media). Le due Red Bull hanno invece gomma rossa (quelle più morbide). Stessa scelta per il poleman della Mercedes George Russell, mentre Hamilton segue la strategia Ferrari. Fin qui, solo la speranza della Red Bull e di Russell di avere la pioggia (che cadrà solo negli ultimi due giri) nei primi giri e quindi sfruttare la miglior velocità (nonostante il più rapido degrado) delle rosse e aggredire subito le monoposto davanti nel tentativo di risalire il prima possibile in classifica e non perdere terreno dai battistrada.

E infatti Verstappen vola all’inzio e sale fino in quinta posizione. Tra i giri 15 e 18, Russell e il leader del Mondiale si fermano e montano la gialla. Si fermano subito anche le due Ferrari (Sainz un giro dopo Russell nel tentativo, fallito per una sbavatura nel cambio gomme, di undercut). Leclerc allunga di 5 giri e al giro 21 monta un altro treno di gomme gialle. In quel momento, con il ferrarista in testa al Gp r dopo il sorpasso su Russell al giro 31, la Ferrari sembra in controllo della situazione con Sainz subito alle spalle del britannico della Mercedes.

Ma è al giro 39 che la gara prende una piega completamente diversa: si ferma Verstappen (quarto e minaccioso alle spalle di Sainz). Lui può montare un altro treno di gomme gialle perché ha già smarcato la doppia mescola essendo partito con le rosse. Entrambe le Ferrari, invece, al pit stop dovranno montare o la gomma rossa (ma mancano ancora 31 giri) o la dura che, nel frattempo, sembra non funzionare su entrambe le Alpine che l’hanno montata qualche giro prima.

Ci si aspetterebbe che la Ferrari aspetti ancora qualche giro per poi montare le gomme più morbide, invece dal muretto chiamano subito Leclerc (giro 40) e montano un set di gomme dure. I primi giri sono drammatici: Verstappen sorpassa due volte il monegasco (nel frattempo si concede anche un testacoda) e lo stacca. Leclerc non riesce a tenere il ritmo della Red Bull e deve cedere il fianco anche al sorpasso di Russell. Intanto Sainz monta le gomme più morbide e si avvicina al gruppo di testa, anche se Verstappen ha ormai fatto il vuoto alle sue spalle.

A quel punto dal muretto Ferrari richiamano ancora una volta Leclerc al giro 54 e la sua gara è definitivamente distrutta. La Ferrari non riesce ad accorciare, la distanza dai primi è enorme e neanche la pioggia degli ultimi due giri o una eventuale safety car avrebbero potuto raddrizzare un pomeriggio in cui la Rossa si è fatta male con le sue stesse mani.

31 luglio 2022 (modifica il 31 luglio 2022 | 22:57)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, 2022-07-31 21:25:00, Sainz e Leclerc, partiti secondo e terzo, hanno distrutto una gara che sembrava in pugno. Vince Verstappen, partito dal decimo posto, che fa un passo avanti nel Mondiale, Pierfrancesco Catucci

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.