La tv riproponga le interviste a Scalfari e le sue lezioni di stile

La tv riproponga le interviste a Scalfari e le sue lezioni di stile

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di Aldo Grasso

Da rivedere Un’intervista di Minoli al grande giornalista; e «A Sentimental Journey», un racconto appassionato sulla vita di Scalfari, realizzato dalle sue due figlie Enrica e Donata del 2021

Mi auguro che Techetecheté riproponga un’intervista di Mixer del 1981. Giovanni Minoli stimolava i ricordi di Eugenio Scalfari sul «Mondo» di Pannunzio, gli chiedeva di rispondere alle opinioni date su di lui da alcuni giornalisti come Bocca e Montanelli, lo solleticava sul «vizio» dello scrivere. Mi auguro che Rai Storia riproponga Della vita e del potere, un lungo dialogo tra Scalfari e Paolo Mieli del 2004: «Non sono un dittatore — mente con sublime civetteria Scalfari —, non sono un monarca. Posso essere, e sono stato, il primus inter pares… Non sono mai stato un dittatore, e ho sempre cercato di allevare dei talenti che potessero, appena fosse il caso, appena io sentissi terminata la fase, sostituirmi…».

Mi auguro che La7 rimandi in onda una memorabile puntata di Otto e mezzo condotto da Giuliano Ferrara del 2006. Scalfari aveva scritto che nella sua trasmissione gli ospiti di Ferrara erano presenti soltanto «per far rifulgere le capacità del matador». Ferrara non aveva mai celato il suo dissenso alle opinioni di Scalfari, spesso in toni canzonatori. Ma che incontro civile, che alto livello! E spero anche che La7 rimandi in onda una puntata delle Invasioni barbariche di Daria Bignardi del 2008. Piccato da alcune osservazioni della conduttrice, Scalfari spiega a Bignardi, con sguardi paterni e buone maniere, come pausare di più le domande, senza necessariamente soverchiare il proprio interlocutore. Mi auguro che Rai 3 riproponga Scalfari. A Sentimental Journey, un racconto appassionato sulla vita del famoso giornalista, realizzato dalle sue due figlie Enrica e Donata del 2021. Ne esce un quadro vivido, striato di humour e di lacrime: «Questo crudele mestiere e il senso che se ne trae hanno poco a che spartire con solidarietà e compassione, richiedono un carattere addestrato al combattimento, una vocazione a vincere più che a soccorrere». È morto il 14 luglio, giorno della presa della Bastiglia.

14 luglio 2022 (modifica il 14 luglio 2022 | 20:38)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, 2022-07-14 18:39:00,

di Aldo Grasso

Da rivedere Un’intervista di Minoli al grande giornalista; e «A Sentimental Journey», un racconto appassionato sulla vita di Scalfari, realizzato dalle sue due figlie Enrica e Donata del 2021

Mi auguro che Techetecheté riproponga un’intervista di Mixer del 1981. Giovanni Minoli stimolava i ricordi di Eugenio Scalfari sul «Mondo» di Pannunzio, gli chiedeva di rispondere alle opinioni date su di lui da alcuni giornalisti come Bocca e Montanelli, lo solleticava sul «vizio» dello scrivere. Mi auguro che Rai Storia riproponga Della vita e del potere, un lungo dialogo tra Scalfari e Paolo Mieli del 2004: «Non sono un dittatore — mente con sublime civetteria Scalfari —, non sono un monarca. Posso essere, e sono stato, il primus inter pares… Non sono mai stato un dittatore, e ho sempre cercato di allevare dei talenti che potessero, appena fosse il caso, appena io sentissi terminata la fase, sostituirmi…».

Mi auguro che La7 rimandi in onda una memorabile puntata di Otto e mezzo condotto da Giuliano Ferrara del 2006. Scalfari aveva scritto che nella sua trasmissione gli ospiti di Ferrara erano presenti soltanto «per far rifulgere le capacità del matador». Ferrara non aveva mai celato il suo dissenso alle opinioni di Scalfari, spesso in toni canzonatori. Ma che incontro civile, che alto livello! E spero anche che La7 rimandi in onda una puntata delle Invasioni barbariche di Daria Bignardi del 2008. Piccato da alcune osservazioni della conduttrice, Scalfari spiega a Bignardi, con sguardi paterni e buone maniere, come pausare di più le domande, senza necessariamente soverchiare il proprio interlocutore. Mi auguro che Rai 3 riproponga Scalfari. A Sentimental Journey, un racconto appassionato sulla vita del famoso giornalista, realizzato dalle sue due figlie Enrica e Donata del 2021. Ne esce un quadro vivido, striato di humour e di lacrime: «Questo crudele mestiere e il senso che se ne trae hanno poco a che spartire con solidarietà e compassione, richiedono un carattere addestrato al combattimento, una vocazione a vincere più che a soccorrere». È morto il 14 luglio, giorno della presa della Bastiglia.

14 luglio 2022 (modifica il 14 luglio 2022 | 20:38)

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Pietro Guerra

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