La Virtus Bologna batte l’Olimpia Milano: finale scudetto sul 3-2

La Virtus Bologna batte l’Olimpia Milano: finale scudetto sul 3-2

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di Flavio Vanetti

Alla Segafredo Arena partita infinita, caratterizzata da scintille, falli tecnici a gogò (5) e da un arbitraggio inqualificabile la squadra di Scariolo vince nel finale con un super Shengelia. E domani si torna al Forum

BOLOGNA La Virtus esce dalla tonnara di una partita infinita, caratterizzata da scintille, falli tecnici a gogò (5) e da un arbitraggio inqualificabile per scoprire che lo scudetto è ancora sulle sue maglie. Si va a gara 6, siamo 3-2: a Milano manca la lucidità del colpo del k.o. dopo aver inseguito per 31’ e raddrizzato una sfida che a lungo pareva segnata. Le V nere hanno dominato per un quarto, ma poi hanno perso l’abbrivio e infine hanno rischiato l’affondamento in una partita che avevano preso in mano, difendendo alla grande. Milano, stavolta tradita da Shields ma esaltata dal trio Melli (20 punti: il migliore)- Rodriguez-Hines, forse ha spremuto tanto nella rimonta per ritrovarsi con la necessaria lucidità nel momento della verità. Ora ha una nuova occasione al Forum: sarà uno stimolo, ma anche un peso.

Bologna sorvola acciacchi (Shengelia gioca con la febbre) e arrabbiature (Scariolo è in silenzio stampa con la Rai e ha vietato che si ascoltino in tv i suoi time out) con un primo quarto sontuoso, nel quale la mira fa la differenza: nessuna delle squadre segna da tre, ma da due la Segafredo viaggia con il 73% contro il 38% dell’Ax. Sette virtussini si ripartiscono il bottino, con Jaiteh (9 punti) bravo a farsi trovare pronto e reattivo. Milano stenta a carburare, imbrigliata anche dalla difesa avversaria, e va sotto di 13 (25-12) alla sirena. La grandinata prosegue in avvio di secondo quarto (bordata di Cordinier, 28-14) ma nel momento peggiore l’Olimpia inverte la rotta. Sale in cattedra Chacho Rodriguez (7 punti di fila) e la partita si riapre sulla tripla di Hall (28-24), epilogo di un parziale di 12-3 per Milano.

Scariolo dà finalmente minuti a Mannion, Jaiteh ripristina le distanze (36-28), la partita s’infiamma con la zuffa tra Weems e Grant, punita con un doppio fallo tecnico. Sono momenti di nervosismo, perde lo spettacolo ma non l’intensità. E l’idea, confermata dal punteggio (42-37 alla pausa), è che gara 5 abbia ancora tutto da dire. La Virtus prova a smentire con le prodezze di Hackett, la potenza di Cordinier e l’avanzata di Shengelia (suo il +13, 54-41), ma l’Olimpia non ci sta. Shields è ai minimi termini offensivi (primo buco nella serie), ma in compenso Melli diventa il «capo-giocatore» che fa di tutto e di più. Lievita anche Rodriguez, che inanella i giochi a due con Hines, ed è così che, con un blitz da manuale, Milano risale, pareggia e addirittura sorpassa (64-62, con Bologna in bambola su una rimessa).

C’è aria di golpe tricolore, la tensione è enorme e casca la catena a tanti. Rodriguez firma l’ultimo guizzo dell’Ax, ma nel punto a punto la spunta Bologna, che con Shengelia (80-75, 37’30”) mette al sicuro lo scalpo. Domani proverà a vincere la seconda battaglia per la sopravvivenza, Milano dovrà invece tenere lontano lo spettro di gara 7, un «non luogo» dove si annidano le sorprese.

16 giugno 2022 (modifica il 16 giugno 2022 | 23:43)

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, 2022-06-16 21:48:00, Alla Segafredo Arena partita infinita, caratterizzata da scintille, falli tecnici a gogò (5) e da un arbitraggio inqualificabile la squadra di Scariolo vince nel finale con un super Shengelia. E domani si torna al Forum, Flavio Vanetti

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