BOLOGNA – La presunta “irrazionalità che caratterizza i giovani d’oggi” era lamentata in una lettera a un quotidiano nel 1977, quarantacinque anni fa; e non credo sia così lontano dal tweet in cui, giusto dieci giorni fa, qualcuno scriveva: “Spaventa che il mondo a breve abbia a governarlo una generazione di influencer e di cannaioli”. Invecchiare bene è un’impresa complicata; riuscire a essere né patetici giovanilisti né insopportabili paternalisti è anche più difficile.
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