Il contributo che la presenza di un animale può dare al suo convivente è importante. Ecco perché è necessario, se non urgente, che le scuole sviluppino (poi vedremo come) percorsi di far comprendere, in un processo di miglioramento del rapporto tra uomo e natura, come l’animale abbia la capacità di mantenere l’essere umano collegato a quella parte più ancestrale, antica, selvatica che risiede in ognuno di noi, ma abbia anche doti terapeutiche ed educative ed è un insostituibile compagno di vita in grado di essere un’ottima compagnia e supporto. Una sana relazione con l’animale domestico è alla base di una convivenza gratificante e stimolante. Accettare e valorizzare la diversità tra le due specie è il fondamento alla base di uno sviluppo relazionale corretto. Purtroppo, la mancanza di conoscenza del mondo canino, del suo modo di comunicare e interagire è alla base di molte incomprensioni che sfociano poi in tanti abbandoni e maltrattamenti inflitti agli animali.
La conoscenza, l’accettazione e la valorizzazione della diversità
Esiste in Italia una eccezionale associazione GEA, con un team meraviglioso con Angela Massimino, Chiara Calderara, Andressa Amorim, Sabrina Boasso, Estelo Anghilante che è la presidente (che quotidianamente agiscono, insieme ad altri volontari) per il bene degli ospiti del canile Rifugio 281), nata per promuovere la conoscenza, l’accettazione e la valorizzazione della diversità attraverso incontri con esperti, creazione di laboratori e progetti per approfondire il valore di quell’antico legame che unisce l’uomo all’animale. GEA è un’associazione, nata a Mondovì (CN) che prende il nome dalla dea madre, dalla vitalità̀ femminile e dall’idea del prendersi cura, cosa che accomuna da sempre la relazione tra l’essere umano e la natura. Il sogno di chi ha fondato GEA era quello di avere a disposizione un luogo in cui assistere i cani, ma in maniera nuova, rivoluzionaria, a partire da una azione semplice: mettere al centro la conoscenza, l’amore, l’accoglienza, la capacità di soddisfare i bisogni e di esaltare i talenti di ciascun animale per aiutarlo a stare bene, ad essere felice e a trovare casa. L’intensa urbanizzazione a cui abbiamo assistito negli ultimi cinquant’anni ha portato ad un decentramento degli animali di campagna segregandoli in luoghi remoti e distanti dal quotidiano vivere. Al contempo, questo decentramento ha portato ad un aumento esponenziale della presenza dei così detti PET (animali da compagnia) nelle nostre case. Sempre più persone decidono di ospitare nella propria vita un animale, sia esso un cane o un gatto. Oggi, più che mai, è quindi indispensabile aprirsi ad un nuovo modo di relazionarsi con l’animale. Non più strumento utilizzato per particolari attitudini di specie e di razza ma perché divenuto componente di una vita domestica ed urbana.
Scuole e bambini, il ruolo dell’animale e i progetti di Zooantropologia Didattica
Lo sapevi che il cane può essere anche un buon maestro? La relazione con l’animale – sottolineano i responsabili dell’Associazione GEA (siti di contatto http://www.geassociazione.eu/ , Facebook http://facebook.com/geailcercacasa , geacanilerifugio281 Instagram) – può avere infatti un grande valore formativo con importanti benefici derivati dal contatto con il mondo animale in ambito educativo e didattico. L’associazione GEA sostiene progetti di Zooantropologia Didattica in quanto li ritiene utili strumenti educativi in grado di lasciare competenze e importanti valenze formative nei fruitori.
Che cos’è la Zooantropologia didattica?
La Zooantropologia Teorica nasce negli anni ‘90 grazie agli studi del Prof. Roberto Marchesini e studia la relazione che si instaura fra l’uomo e l’animale ed il contributo che nasce da questo incontro. La Zooantropologia Teorica trova effetti pratici quando viene applicata alla didattica. Si tratta – spiegano dall’Associazione GEA – di progetti che vengono proposti in ambito scolastico e si rivolgono a gruppi di classe di qualsiasi grado ed hanno lo scopo primario di sviluppare nei bambini:
- Autostima
- Affettività
- equilibrio emotivo
- immaginazione.
L’accesso privilegiato all’universo interiore del bambino e il referente animale
L’animale diviene – sostengono i volontari del’associazione GEA (contattabili ai seguenti recapiti Canile Rifugio 281, Via San Paolo 2/a, 12080, San Michele Mondovì CN, cellulare 347 88 100 65, e-Mail [email protected] ) – la chiave per un accesso privilegiato all’universo interiore del bambino creando degli effetti importanti quali: il decentramento, la disposizione all’ascolto, l’attitudine all’osservazione, la flessibilità cognitiva, l’apertura alla diversità e la produzione del pensiero creativo. Il referente animale, che può essere di qualsiasi specie, ma che nel nostro caso è il cane, ha infatti la capacità unica di liberare un importante contributo nel processo di crescita del bambino, sia nell’incontro e sia nel farne semplicemente riferimento. I classici progetti che venivano e vengono tutt’ora proposti nelle scuole prevedono obiettivi di ordine conoscitivo, siano essi ecologici, naturalistici, etologici o sanitari.
I progetti di Zooantropologia Didattica
I progetti di Zooantropologia Didattica invece, richiamandosi alle Attività Assistenziali della Pet-Therapy, oltre agli obiettivi conoscitivi, introducono obiettivi di ordine educativo-didattico, mirati all’arricchimento del mondo interiore del bambino, come ribadiscono Angela Massimino, Chiara Calderara, Andressa Amorim, Sabrina Boasso, Estelo Anghilante. La didattica zooantropologica riferita al rapporto uomo-animale, concretizza percorsi di avvicinamento e percorsi di conoscenza della referenzialità animale, perfezionando la scambievolezza nel rapporto bambino-animale, donando strumenti interpretativi della comunicazione uomo-animale e dell’etologia animale, dirigendo alla conoscenza dell’alterità animale nella sua differenza e, perciò, realizzando le premesse per una considerazione etica circa il comportamento diretto all’animale. In allegato un pregevole progetto di zooantropologIa didattica realizzato dall’associazione “L’Amico Asino” che si trova presso l’asineggio a San Vito di Fagagna (UD). Struttura che merita una visita. L’associazione, infatti, si occupa di Progetti ludici e didattici per le scuole d’infanzia, Progetti di zooantropologia didattica per le scuole primarie e secondarie di primo grado, Incontri in asineggio per tutti, Passeggiate a passo d’asino, Trekking someggiato, Realizzazione di Interventi Assistiti con Animali (IAA), Progettazione di Interventi Assistiti con Animali (Pet Therapy), Realizzazione di attività ludiche con asini e cani per Centri estivi, Workshop esperienziali, Formazione di asini, Giornate per famiglie, Interventi di supporto scolastico rivolti a bambini delle scuole primarie di primo e secondo grado, Metodo di studio, Potenziamento DSA/BES, consulenza a distanza DSA/BES, Tutor specialistico DSA/BES, Doposcuola specialistico DSA/BES, Ripetizioni scolastiche e Orientamento scolastico e lavorativo.
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