L’accordo tra Pd e Azione fa già una vittima: Di Maio. Ipotesi candidato con i dem

L’accordo tra Pd e Azione fa già una vittima: Di Maio. Ipotesi candidato con i dem

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verso il voto Mezzogiorno, 3 agosto 2022 – 07:52 L’ira di Mastella: fuggono dall’uninominale, correrò da solo. E i deluchiani pensano a Bonavitacola e Picarone a Salerno di Simona Brandolini Appena chiuso l’accordo tra Letta e Calenda è subito chiaro che a farne le spese sono il neonato partito di Di Maio e Tabacci e lo stesso ministro degli Esteri, fuori dall’uninominale e costretto a correre per il 3 per cento. Le altre vittime illustri sono, però, Clemente Mastella e la moglie, l’uscente Sandra Lonardo, in qualità di ex di Forza Italia. La delusione del leader sannitaMentre a Di Maio il Partito democratico offre subito un porto sicuro al proporzionale nella propria lista («diritto di tribuna», che lui sta valutando, ma che già sta scatenando l’ira dei circoli dem), il sindaco di Benevento è infuriato: «Dal millepiedi al bipide, dall’alleanza arcobaleno a quella giallorossa, con queste premesse credo sia difficile e complicato aspirare al governo del Paese. Mai visto nella mia esperienza che i leader, anziché misurarsi anche nel territorio, vanno tranquillamente nei posti di capilista al proporzionale. Ho davanti agli occhi nella mia Campania un grande leader scomparso da poco, Ciriaco De Mita, che subì l’umiliazione di non essere candidato dalla sinistra e diede una lezione morale a tutti, candidandosi in autonomia e vincendo nel maggioritario. Questi sono i leader veri di cui il Paese avrebbe bisogno. Anche perché nell’elezione uninominale dovrebbero rendersi conto della difficoltà della gente, dell’esasperazione che c’è in giro, di un autunno che si annuncia drammatico». E prepara la corsa in solitaria. Giochi chiusi in una settimanaInsomma è una giornata, l’ennesima, di scomposizioni e ricomposizioni in vista di una quadratura del cerchio. Per la prossima settimana, infatti, i giochi si chiuderanno. Ma non c’è dubbio alcuno che la notizia del giorno sia l’accordo Letta-Calenda che nella contendibile Campania riapre completamente i giochi. In verità i dirigenti campani di Azione tifavano sin da subito per l’intesa. «Quella di un’alleanza capace di battere la destra sovranista è la linea che ho sostenuto sin dall’inizio come segretario regionale di Azione in Campania», dice Peppe Sommese. Uninominale e proporzionale: l’accordoL’accordo prevede che i big nazionali e gli ex considerati «divisivi» non si candidino nei collegi uninominali e vengano catapultati nel proporzionale: sarà il caso di Mara Carfagna, di Paolo Russo, ma anche di Gigi Casciello. La ministra per il Sud con ogni probabilità sarà capolista in almeno 5 collegi meridionali. Ma sempre per Azione dovrebbero correre Peppe Sommese, Francesca Scarpato, ma potrebbe scendere in campo anche il costituzionalista Marco Plutino e c’è un’incognita: si chiama Antonio Bassolino, sostenuto dal partito di Calenda alle ultime amministrative. Un pezzo di Azione Napoli sarebbe disponibile a una sua candidatura al Senato. Ma, appunto, è presto. Per i Verdi dovrebbe correre Fiorella Zabatta, per Sinistra italiana Peppe De Cristofaro. C’è poi l’incognita Di Maio, ma anche Vincenzo Spadafora, Luigi Iovino e Vincenzo Presutto. Ora dovranno correre al proporzionale. I giochi nel PdPiù chiaro il quadro nel Pd. In arrivo in Campania due capilista nazionali, oltre a Dario Franceschini, una donna, ma non è stato ancora deciso chi sarà. Resta il rebus Enzo Amendola, Marco Sarracino, Lello Topo. Il sottosegretario dovrebbe essere un altro capolista, uno dei due sarà al secondo posto e l’altro nel collegio di Napoli città. Valeria Valente è l’altra capolista alla Camera. La presidente del consiglio comunale Enza Amato dovrebbe competere per al Senato dietro Franceschini; a Salerno e Avellino Piero De Luca; Stefano Graziano a Caserta, dietro di lui la sannita Antonella Pepe. Paolo Siani va verso la riconferma, poi c’è ancora da sciogliere il nodo consiglieri regionali per cui è stata chiesta una deroga: Massimiliano Manfredi, Bruna Fiola, Antonella Ciaramella. E nel collegio di Salerno all’uninominale potrebbero scendere in campo le truppe deluchiane Fulvio Bonavitacola e Franco Picarone tra Camera e Senato. La newsletter del Corriere del MezzogiornoSe vuoi restare aggiornato sulle notizie della Campania iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui. 3 agosto 2022 | 07:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-08-03 12:47:00, L’ira di Mastella: fuggono dall’uninominale, correrò da solo. E i deluchiani pensano a Bonavitacola e Picarone a Salerno,

Pietro Guerra

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