L’addio del M5S a Parma. Dal primo trionfo al forfait della lista Pizzarotti: quei valori ormai sono morti

L’addio del M5S a Parma. Dal primo trionfo al forfait della lista Pizzarotti: quei valori ormai sono morti

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di Davide Casaleggio: «L’alleanza con il centrosinistra penso stia tramontando. Mi dispiace che non si voglia più partecipare alle comunali. È la fase di declino di un progetto» «Mi chiede se non ho voluto io il Movimento nella coalizione progressista? Ma figuriamoci! Semplicemente a Parma il Movimento non esiste», a parlare è Federico Pizzarotti. Il sindaco di Parma, il primo sindaco della storia M5S eletto in un capoluogo di provincia, taglia corto: «Era scontato finisse così. Dopo di me, il M5S qui è finito. Si sono presentati nel 2017 e hanno preso il 3,5% non riuscendo a eleggere nemmeno un consigliere comunale. Ora avranno fatto i loro conti». Per Pizzarotti «da quel momento il Movimento è venuto meno sui territori, è rimasto come voto d’opinione a livello nazionale. Ora con queste Amministrative in cui non hanno candidati, il Movimento scompare». Una parabola — secondo la versione dell’ex M5S — nata a Parma e finita proprio nel capoluogo emiliano. «La spinta del progetto iniziale, quei valori sono morti, ma oggi non c’è un obiettivo e non c’è un programma: il Movimento di Conte vive della foto del 2018 in Parlamento». E il fronte progressista? «Non devo essere io a dire se il Movimento deve esserci o no, ma faccio notare che una coalizione non è una somma algebrica di voti: bisogna stare attenti, altrimenti non si va verso i risultati da raggiungere». Pizzarotti parla di «triste epilogo» dei Cinque Stelle e critica il nuovo corso: «Conte insegue opportunità politiche mediatiche, non si parla di programmi e obiettivi. Non c’è nemmeno mai stato un congresso programmatico». La rifondazione contiana in questa tornata delle Comunali è in stand-by. L’ha spiegato qualche giorno fa il senatore Gabriele Lanzi: il M5S non si presenterà alle amministrative in tutti i Comuni d’Italia. Solo in questo modo potremo progettare con un orizzonte più ampio che abbia l’obiettivo di mettere in piedi una struttura organizzativa territoriale più efficace, di rianimare i gruppi locali e di fornire la migliore proposta possibile per un vero cambiamento dei nostri Comuni e del Paese». E Parma non è l’unico comune-simbolo in cui il Movimento rinuncia a correre. A Sarego, nel vicentino, il M5S ammaina la bandiera dopo dieci anni di governo cittadino. A Sarego è stato letto il primo sindaco M5S, Roberto Castiglion, che spiega: «In questa tornata elettorale il nostro gruppo si presenta come una civica. Ci sono consiglieri e amministratori dell’amministrazione uscente e volti nuovi». Sulla parabola degli stellati è intervenuto Davide Casaleggio. «Penso che sia un po’ schizofrenico quello che si sta facendo oggi nel M5S. Si dice una cosa e si fa il contrario spesso. Questa schizofrenia in politica non credo paghi. Infatti i sondaggi stanno crollando di giorno in giorno», ha detto il presidente di Rousseau a margine di un evento a Milano. «Il Movimento ha imboccato una via di declino che sta continuano a scendere» ha aggiunto. E anche l’alleanza con il centrosinistra «penso stia tramontando. Mi dispiace — ha concluso — che non si voglia più partecipare alle comunali. È la fase di declino di un progetto». Per un nuovo soggetto politico, ha detto Casaleggio riferendosi alla platform society, «c’è tantissimo spazio». «Ci espanderemo noi… con quello attuale», replica Conte a Porta a Porta. © RIPRODUZIONE RISERVATA 11 maggio 2022 (modifica il 11 maggio 2022 | 21:45) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-05-11 19:46:00, Davide Casaleggio: «L’alleanza con il centrosinistra penso stia tramontando. Mi dispiace che non si voglia più partecipare alle comunali. È la fase di declino di un progetto»,

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