Il pignoramento dei conti correnti diventa più agevole per il Fisco grazie all’articolo 23 della Legge di Bilancio. Da ora, l’agente della riscossione potrà accedere direttamente al saldo del conto corrente per effettuare un pignoramento “mirato”.
Questo nuovo meccanismo sostituisce il precedente sistema che consentiva solo l’accesso all’elenco dei conti intestati al debitore, portando spesso a pignoramenti “alla cieca”.
Un altro punto importante è la digitalizzazione del processo. L’agente della riscossione, una volta individuato un conto con somme disponibili, invierà una notifica telematica alla banca o a Poste spa. Le modalità specifiche saranno definite con un futuro provvedimento delle Entrate, assicurando in ogni caso la privacy dei dati.
La Manovra introduce anche una stretta sulle compensazioni fiscali e un incremento dell’imposta sostituiva sui bonifici per ristrutturazione. Questo indica chiaramente una strategia di “fare cassa in fretta” da parte del governo.
Ultimo, ma non meno importante, l’articolo 23 prevede un raddoppio della tassa sui conti correnti detenuti in paradisi fiscali. Questa mossa mira a disincentivare la detenzione di capitali in tali giurisdizioni, al fine di aumentare le entrate fiscali a livello nazionale.
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