Lamaro sfogo di una mamma di unalunna con disabilità: Mia figlia lasciata sola davanti a finestra aperta, stava per precipitare dal secondo piano

Lamaro sfogo di una mamma di unalunna con disabilità: Mia figlia lasciata sola davanti a finestra aperta, stava per precipitare dal secondo piano

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Il Servizio OEPAC, essenziale per l’integrazione di circa 9000 studenti con disabilità a Roma, si trova oggi al centro di una controversia.

Gli operatori OEPAC hanno il compito cruciale di assistere questi studenti nelle attività scolastiche, affiancando gli insegnanti di sostegno. Tuttavia, recenti tagli alle ore di assistenza in diversi municipi della Capitale hanno scatenato proteste da parte di genitori e sindacati.

Nell’ottobre scorso, la giunta capitolina aveva promesso di risolvere il problema, garantendo il ripristino delle ore di assistenza. Nonostante ciò, alcune famiglie, come quella di Alessia, mamma di un’alunna, affrontano ancora le conseguenze di questi tagli. “Mia figlia aveva 15 ore di OEPAC, ora ridotte a 10”, lamenta a Fanpage, Alessia, sottolineando che alcuni studenti hanno perso completamente l’assistenza.

Poi racconta un episodio: “Tutti i giorni mia figlia resta a scuola fino alle 14 di pomeriggio. Uno dei giorni in cui non era presente né la oepac né l’insegnante di sostegno, è rimasta per tutto il tempo completamente da sola e a un certo punto, visto che era annoiata e infastidita, ha aperto la finestra dicendo che voleva tornare a casa volando, dal secondo piano. Una situazione estremamente pericolosa. Era in classe con l’insegnante di ruolo e gli altri compagni, ed è stata una sua compagna ad accorgersene. Gli insegnanti sono estremamente disponibili e in gamba, ma non possono gestire tutto contemporáneamente e seguire tutti allo stesso tempo. E quindi ripeto: gli operatori sono necessari per tutti i ragazzi che ne hanno necessità, ma sono importanti per tutta la classe, perché senza questa figura per gli insegnanti di ruolo diventa difficile gestire anche il resto della classe”.

Le famiglie hanno tentato di sollevare la questione con le autorità competenti, ricevendo risposte insoddisfacenti. Le promesse di nuovi fondi e il ripristino delle ore tagliate non si sono concretizzate, lasciando i genitori e gli studenti in una situazione di incertezza.

Gli operatori OEPAC non solo supportano gli insegnanti di sostegno, ma sono vitali per la gestione quotidiana delle classi. Alessia descrive un episodio in cui sua figlia, senza il supporto dell’OEPAC e dell’insegnante di sostegno, ha rischiato la sicurezza in classe.

Nonostante le promesse dell’assessora alla scuola Claudia Pratelli di garantire il servizio OEPAC, la realtà attuale sembra divergere dalle dichiarazioni ufficiali. La questione solleva interrogativi sull’effettiva priorità data al diritto allo studio degli studenti con disabilità e sull’impegno dell’amministrazione nel rispondere efficacemente alle esigenze di questi studenti e delle loro famiglie.

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