“Non ci sono mezzi a disposizione”. Questa la risposta data, dal 118 di Lamezia, ai familiari di Raffaele Caparello che, intorno alle 3 del mattino di ieri, ha cominciato ad avvertire dei forti dolori diffusi al petto. I dolori persistono e i familiari riprovano a chiamare i sanitari ma, purtroppo, la risposta è sempre la stessa. L’uomo, 72 anni, continua a stare male e i parenti decidono di chiamare il medico di guardia che, resosi conto della gravità della situazione, trasporta d’urgenza il paziente al pronto soccorso dell’ospedale ‘Giovanni Paolo II’ di Lamezia Terme. Viaggio purtroppo vano: Caparello, dottore ormai da qualche anno in pensione, muore poco dopo nel nosocomio lametino. Destino beffardo per un uomo che ha dedicato tutta la sua vita a curare gli altri e che, nel momento del suo bisogno, non ha avuto nessuno che potesse assisterlo in maniera adeguata. Ennesimo caso, quindi, di sanità calabrese allo sbando, in particolare lametina: ospedali senza mezzi e senza risorse umane necessarie al corretto svolgimento del proprio lavoro. (Fonte: Gazzetta del Sud) , 2022-09-27 10:42:00, “Non ci sono mezzi a disposizione”. Questa la risposta data, dal 118 di Lamezia, ai familiari di Raffaele Caparello che, intorno alle 3 del mattino di ieri, ha cominciato ad avvertire dei forti dolori diffusi al petto. I dolori persistono e i familiari riprovano a chiamare i sanitari ma, purtroppo, la risposta è sempre la […]
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