Lando Buzzanca, i film e la tv: fu uno degli attori più popolari degli anni’70

di Redazione spettacoli

Scomparso a 87 anni, interpreto come pochi altri il costume dell’epoca

Fu protagonista del cinema popolare degli anni’70, diventandone subito uno dei volti pi riconoscibili. E poi domin anche la nascente tv nazionalpopolare, imperversando nelle trasmissioni pi gettonate: questo stato Lando Buzzanca, scomparso oggi a 87 anni, dopo una lunga e travagliata malattia.

Vestendo i panni dell’italiano medio e del meridionale provinciale e furbetto, Lando Buzzanca ottenne la notoriet, ma il vero successo di pubblico e quello commerciale negli anni Settanta lo conquist come donnaiolo impenitente, attore simbolo della commedia sexy all’italiana, grazie anche a una bellezza maschia segnata da mascella prominente, sguardo vispo, bel sorriso e naso scolpito. Con baffi o meno, con film come Il merlo maschio, Homo Eroticus, L’uccello migratore e All’onorevole piacciono le donne Buzzanca ha saputo rappresentare quelle che erano le frustrazioni dell’uomo comune nei confronti del gentil sesso e del matrimonio.

Dopo un lungo apprendistato, la notoriet internazionale arriv a Buzzanca con la commedia sexy Il merlo maschio (1971) diretta da Festa Campanile con Laura Antonelli; nello stesso anno interpreta Le belve di Grimaldi, Il vichingo venuto dal sud di Steno e Homo Eroticus di Vicario. Forte del suo successo commerciale, comincia anche a scegliere da solo i ruoli da interpretare: sue sono ad esempio le idee di film come L’arbitro (1974) di D’Amico, Il sindacalista (1972) di Salce e All’onorevole piacciono le donne (1972) di Lucio Fulci, in cui tratteggia parodie di personaggi realmente esistenti e facilmente riconoscibili. Per un totale di ben 114 titoli pi o meno cult.

Con la fine degli anni Settanta e il tramonto del genere della commedia sexy, Buzzanca diminuisce la sua partecipazione in televisione e nel cinema. Ritorna sporadicamente sul grande schermo come attore di secondo piano, ad esempio in Secondo Ponzio Pilato (1987) di Luigi Magni, dove ritrova la Sandrelli. Torna anche in teatro recitando in La scuola delle mogli (1990), La cena delle beffe (1991) e Liol (1994). Spera anche nella parte del burattinaio Mangiafuoco in Pinocchio (2002) di Roberto Benigni ma, per dissapori con il regista non viene scritturato. Successivamente, per, la sua carriera ha un’inversione di tendenza in senso positivo e di riaffaccia in tv come il protagonista di numerose fiction: del 2005 la serie Mio figlio, dove interpreta la parte di un padre che scopre l’omosessualit del figlio, cui dal 2012 seguita la fortunata serie Il restauratore.

Il grande riscatto giunge, soprattutto, per Buzzanca con l’interpretazione nel film I Vicer (2007), di Roberto Faenza, dove i panni del principe Giacomo gli valgono una candidatura al David di Donatello 2008 come miglior attore e conquistando un Golden Globe. Nel 2016 prende parte all’undicesima edizione di Ballando con le stelle, danzando in coppia con Sara Mardegan. Nel 2017 compare nel film Chi salver le rose? di Cesare Furesi al fianco di Carlo Delle Piane, nel quale i due interpretano una coppia di anziani omosessuali. Dal 2021 le condizioni di salute dell’attore si sono fatte sempre pi declinanti, a causa di una malattia invalidante che lo ha costretto a vivere su una sedia a rotelle prima in una clinica, poi in una casa di riposo.

18 dicembre 2022 (modifica il 18 dicembre 2022 | 16:28)

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