Lappello di Cortellesi ai senatori: Insegnare ai giovani che amare non significa possedere. La violenza sulle donne deve cessare

In un evento a Palazzo Madama, la regista Paola Cortellesi ha portato un forte messaggio di consapevolezza e impegno contro la violenza maschile sulle donne, sebbene non fosse fisicamente presente.

La proiezione del suo film “C’è ancora domani” a Palazzo Madama, su iniziativa del presidente del Senato La Russa, ha offerto un momento di riflessione importante.

Nonostante l’assenza, il messaggio di Cortellesi è stato chiaro e incisivo. “Ringrazio per aver invitato il mio film in questa sede prestigiosa. Per motivi personali e inderogabili purtroppo non posso essere presente, mi dispiace”, ha scritto la cineasta, sottolineando come il suo film sia un’espressione completa del suo pensiero su un tema a lei caro e di cruciale importanza sociale.

La regista ha poi fatto un appello deciso alle autorità presenti: “Da comune cittadina auspico che, al di là degli schieramenti politici che rappresentate, saprete procedere uniti per far sì che le nuove generazioni ricevano, lungo tutto il percorso scolastico, un’adeguata formazione all’affettività e al rispetto”.

L’accento posto da Cortellesi sull’educazione e la formazione nelle scuole è un punto chiave. La sua richiesta di integrare nei programmi scolastici una formazione mirata all’affettività e al rispetto rappresenta una strategia proattiva per prevenire la violenza contro le donne. La regista sottolinea l’importanza di insegnare ai giovani che amare non significa possedere, e che la violenza maschile sulle donne deve cessare di essere un fenomeno sociale indegno.