Esiste un segmento, nel nostro sistema nazionale di istruzione e formazione, al quale è affidato l’essenziale e delicato compito dell’apprendimento in età adulta. Nel 2012 è stato oggetto di una importante riorganizzazione che ha portato alla nascita dei Centri per l’Istruzione degli Adulti (CPIA), nuove istituzioni scolastiche dotate di autonomia didattica, gestionale e organizzativa la cui offerta formativa è dedicata esclusivamente alle persone adulte e giovani-adulte interessate a qualificarsi e riqualificarsi conseguendo un titolo di studio o semplicemente aggiornare le proprie competenze. Per il secondo anno consecutivo la RIDAP promuove e pubblica in collaborazione con Tuttoscuola, un dossier che testimonia la ricchezza di iniziative e la varietà di esperienze didattiche che quotidianamente i CPIA attuano nei territori in relazione alle competenze digitali, linguistiche e finanziarie, alla conoscenza della lingua italiana per favorire la piena integrazione degli stranieri, alla scuola in carcere alle reti, a quanti non hanno ancora conseguito un titolo di studio di primo o secondo livello. La prospettiva è quella europea dell’apprendimento lungo tutta la vita. Titolo del dossier: “Largo ai CPIA”.
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Questa seconda edizione del Dossier ha anche con l’obiettivo di dare maggiore visibilità e centralità a questo segmento del sistema di istruzione. Le storie raccontate sono espressioni di messaggi e di azioni che, anno dopo anno, conquistano un campo d’azione sempre più vasto.
Il collage di interventi di dirigenti e docenti presentati nel dossier non ha nessuna propensione effettistica, ma coscienza di una esplorazione interna che dia nutrimento alla voglia di portare alla scoperta di cose sempre nuove. Tutti i contributi suggeriscono soluzioni che possono essere condivise anche da parte di altri CPIA. Il capitale umano rappresenta il filo rosso tra le diverse esperienze in campo in quanto ritenuto da tutti una risorsa primaria per la promozione della cittadinanza.
Tra gli obiettivo degli autori delle riflessioni presenti nel dossier anche quello di raccontare i vari progetti.
I diversi articoli sono raggruppati in ambiti tematici e in macrocategorie:
– La sezione Fact sheet presenta l’elaborazione dei dati inseriti alla data del 31 luglio 2023 dai CPIA nel modulo di rilevazione predisposto da RIDAP e riferiti all’anno scolastico 2022-2023. Il report si colloca nell’alveo delle rilevazioni periodiche che la rete realizza già da alcuni anni al fine di creare un archivio storico di dati e valorizzare il patrimonio informativo per accrescere la conoscenza sui CPIA. Dati che possono inoltre contribuire ai processi di miglioramento e di valutazione dell’intero sistema.
– Le testimonianze e le riflessioni dei CPIA suddivise in aree. La prima area riguarda l’istruzione in carcere con i contributi del CPIA 1 Bari e dei tredici ristretti che si sono messi in gioco raccontando i loro mondi nell’ambito del modulo PON “Scrivere che passione” realizzato presso la Casa Circondariale “F. Rucci” di Bari. C’è poi il progetto filmico realizzato presso la Casa Circondariale Femminile di Pozzuoli dal CPIA Napoli provincia 1; l’esperienza di pedagogia penitenziaria realizzata presso La Casa di Reclusione di Augusta dalle professoresse Agata Bonaccorsi e Loredana Zuccaro, Aiello Nerina, Gervaso Cristina e Leandra Commendatore del CPIA “Alberto Manzi” di Siracusa. Molto interessante anche il racconto del rinnovo del protocollo d’intesa tra CPIA di Treviso e Istituto Penale Minorile e i due progetti ideati per i discenti della casa circondariale di Rieti dal CPIA cittadino. Gli studenti di I e II Periodo Didattico delle classi maschili del Modulo 1 del CPIA CT 1, guidati dalle docenti Maria Anastasia Favara e Daniela Maria Piangiamore, hanno invece affrontato e superato una sfida didattica inedita: sono stati iscritti al Concorso “La guerra è una follia”, indetto dal Volontariato Internazionale per lo Sviluppo e lo hanno vinto con tanto di attestati, medaglie, targhe e soprattutto ricordi significativi per un cambiamento davvero possibile.
La seconda area approfondisce il tema dell’integrazione linguistica (e sociale) dei cittadini stranieri. Troviamo quindi il contributo del docente del CPIA 1 “Maestro E. Guglielminetti” di Asti che descrive, con minuzioso dettaglio e dovizia di particolari, un progetto sui minori stranieri non accompagnati. Il CPIA di Terni affronta il tema della resilienza come leva per assicurare il benessere dei minori stranieri non accompagnati. Il CPIA 2 Varese “Tullio De Mauro” propone un approfondimento normativo tra l’esame di stato e la certificazione B1 cittadinanza mentre il CPIA 1 di Cuneo presenta una proposta operativa per i docenti A023 nei percorsi propedeutici al primo livello per apprendenti con scolarità assente o interrotta.
L’area successiva affronta le tematiche relative alle innovazioni e all’uso del digitale nei percorsi dei CPIA. Ed ecco che ci imbattiamo nelle narrazioni del CPIA2 “Miriam Makeba” di Firenze con le Esperienze digitali avanzate nell’educazione degli adulti in Extremadura; con le Connessioni Future del CPIA 7 Lazio “Anna Maria Lorenzetto”; con i “miracoli dei supporti digitali” del CPIA 1 Siena Area Sud – sedi di Chianciano e Piancastagnaio; con la riflessione sulla “FAD prima della FAD” del il CPIA 1 Varese; con l’Informatica Creativa del CPIA 3 Roma – sede Sesto Miglio; con la prof.ssa Anna Uttaro che propone un approfondimento su cittadinanza attiva e competenze digitali.
L’eterogeneità delle tematiche proposte nella quarta area è rappresentativa della molteplicità e della multidimensionalità che i CPIA hanno sviluppato in questi dieci di attività. Ed ecco che il tema del lavoro emerge nel contributo del CPIA di Brindisi. Il CPIA 1 Roma si pone l’interrogativo del perché studiare la matematica. A seguire apprezziamo la bellissima riflessione di Claudio Menzio sulla tutela dei soggetti con fragilità, dall’avere all’essere (ovvero: Diritto della Persona e Nuovo Umanesimo); il tema della didattica orientativa e delle relazioni con il mondo del lavoro, del CPIA La Spezia; Il programma GOL in Lombardia, raccontato dai CPIA 1 e 2 di Bergamo; il focus sulla valutazione proposto da Paolo Tazio dirigente del CPIA 1 Paulo Freire di Torino; l’esperienza dei percorsi formativi integrati del CPIA BAT “Gino Strada”.
Concludono questa seconda edizione del Dossier i contributi sul tema delle reti RETAP Campana, il cui CPIA capofila è il CPIA di Caserta diretto dall’avv. Raffaele Cavaliere; della rete regionale per l’Apprendimento permanente della Sardegna; della Rete Nazionale di Scopo ICT IdA. Per ultimo una sintesi sul tema della “Valutazione fra pari nel sistema dei CPIA” affrontata nell’ambito del progetto ONE di cui la Rete RIDAP è promotrice e soggetto capofila.
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