Inutile ribadire che è pericoloso attardarsi nella ricerca delle strategie adeguate e nelle modalità operative più giuste per rispondere ad un imminente bisogno di assistenza psicologica e sociale degli alunni ucraini e delle loro famiglie (spesso costituite solo da mamme e nonne). Servono risorse professionali formate in grado di dare risposte ai bisogni, in primis psicologici, dei nuovi arrivati, specie se gli alunni sono delle scuole primarie e della secondaria di primo grado. Se non si interviene subito, e la nota del Ministero lo ricorda chiaramente e senza dubbi interpretativi, le ricadute traumatiche potrebbero essere devastanti e irrecuperabili. La scuola è stata chiamata anche a questo.
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