L’attrice Alice De Carlo: «Quando guardo il mio fidanzato Gabriele vedo solo i suoi occhi, non il cromosoma in più»

L’attrice Alice De Carlo: «Quando guardo il mio fidanzato Gabriele vedo solo i suoi occhi, non il cromosoma in più»

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Ogni volta che lo vede arrossisce ancora, nonostante siano passati quasi otto anni. Di Gabriele Di Bello, Alice De Carlo si innamora un giorno a Villasimius, in Sardegna, durante le riprese della docu-fiction Hotel 6 Stelle. Dal 7 settembre 2014, il primo bacio, non si sono più lasciati. «Quando lo guardo dritto negli occhi non percepisco alcuna differenza, per me lui è affascinante, a prescindere», dice a La27Ora. A telefono la voce è emozionata, ma non nasconde il senso dell’umorismo. «Lui muscoloso, bello, simpatico (anche se tifa Lazio e io Roma), io romantica e strappalacrime», ammette. Insieme passeggiano, vanno al cinema, a cena fuori oppure ballano. Cantare no, «sono stonata come una campana».

Di solito si vedono la domenica perché durante la settimana lavorano entrambi. Alice in un gestore telefonico a Roma dove ama «accogliere i clienti e attivare schede sim». Gabriele in un fast food a Tivoli. Vivono a poco più di mezz’ora di macchina e quando è possibile le madri li accompagnano uno a casa dell’altra. Entrambi hanno la sindrome di down ma, ci tiene a precisare lei, sono autonomi. La loro relazione sentimentale, come sostiene la campagna di sensibilizzazione Just the two of us lanciata oggi in occasione della Giornata mondiale della sindrome di Down da Coordown in collaborazione con l’agenzia SMALL di New York e il supporto di Control, è libera. Perché l’amore ha bisogno di spazio, con o senza trisomia 21.«Capisco che non sia facile gestire una ragazza con la sindrome down – ammette De Carlo–, io ho fatto dei corsi insieme a degli operatori per imparare a essere indipendente, e comprendo anche quanto abbiamo bisogno di aiuto, ma voglio essere autonoma».

Gabriele Di Bello e Alice De Carlo
Gabriele Di Bello e Alice De Carlo

A intrecciare la sua storia con Gabriele, una grande passione per la recitazione. Ma per lei quel passatempo, iniziato da bambina a teatro, si è rivelato essere riscatto. Per capire il motivo torniamo al 2010. Alice ha 16 anni, frequenta le scuole superiori. Compito in classe: tema. «Se io arrivo a scuola e dico “buongiorno, tutto bene?”, e loro niente, neanche una parola, è come se i miei compagni non mi vedessero. A ricreazione sto sola nel mio angolo a mangiare il mio panino», scrive. «È come se loro fossero accesi e io spenta nel senso che la mia luce è chiusa e quindi io sono al buio totale». Una solitudine, a volte ingombrante, la sua, segnata da un periodo in cui mancano gli inviti a delle uscite fuori. In classe infatti c’è solo un gruppetto di compagne che si mostra sempre molto gentile e la coinvolge.

Ma lei non si scoraggia comunque perché «io non mollo mai», come Nicole Orlando, la campionessa paralimpica a cui si ispira. Mentre ricorda il suo di motto, «andare avanti senza guardare mai indietro», De Carlo mostra gratitudine. Il nome di Giacomo Campiotti lo pronuncia quasi con devozione. È il regista di Ognuno è perfetto, sottolinea, che l’ha fatta diventare attrice. Nella miniserie televisiva, uscita nel 2019 co-prodotta da Rai Fiction e Viola Film, lei e Gabriele sono Tina e Rick, due innamorati che ribaltano pregiudizi e stereotipi sulla disabilità. Insieme a loro ci sono anche Cristiana Capotondi, Edoardo Leo, Nicole Grimaudo, «attori veri con cui è stato emozionante recitare perché il film va oltre la sindrome».

Quindi il ruolo in Doc nelle tue mani (Rai Fiction, Lux Vide), dove Alice è Susanna, la sorella del medico Lorenzo Lazzarini, interpretato da Gianmarco Saurino. In quella fiction, «ho capito veramente chi sono e voglio proseguire per questa strada», dice. Parola magica: attrice. La ripete più volte. Anche se, i piedi da terra Alice non li stacca mai. Neppure adesso che ha appena concluso uno shooting fotografico per una campagna pubblicitaria. «Il lavoro è la cosa fondamentale», continua. Anche quello per il gestore telefonico. Così ai ragazzi e alle ragazze lancia un appello: «Fate come me: seguite i vostri sogni senza paura, ce la potete fare, ma andate oltre le disabilità». E sulla decisione di Victoria’s Secret di scegliere la modella Sofía Jirau commenta: «Lei è bravissima, a prescindere, che abbia la sindrome o no».

Dopo il buio, luce totale.

21 marzo 2022 (modifica il 21 marzo 2022 | 12:30)

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, 2022-03-21 11:30:00, Alice De Carlo racconta la sua storia d’amore con l’attore Gabriele Di Bello in occasione della campagna di sensibilizzazione lanciata oggi da Coordown a favore di una sessualità inclusiva, Virginia Nesi

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