di Salvatore Riggio
Come da regolamento, il gol dell’Inter va convalidato perché dopo aver centrato il palo, il pallone tocca la mano destra di Silvestri, il portiere dell’Udinese
Prima il gol viene annullato, pochi secondi dopo viene convalidato. È l’episodio al minuto 39 di Udinese-Inter. Tre minuti prima Pablo Mari stende in area Dzeko, l’arbitro Chiffi lascia correre, ma viene chiamato al Var e fa dietrofront. Sul dischetto si presenta Lautaro Martinez: l’argentino calcia sul palo, ribattuta di testa e gol. Ma Chiffi prima fischia e sembra indeciso, poi dopo una breve riflessione convalida il 2-0 della squadra di Simone Inzaghi. A ingannare il direttore di gara è stato il palo colpito dal numero 10 nerazzurro.
Come da regolamento, il gol dell’Inter va convalidato perché dopo aver centrato il palo, il pallone tocca la mano destra di Silvestri, il portiere dell’Udinese che aveva intuito la traiettoria. Ed è proprio questo tocco a rendere giocabile il pallone, ribattuto in rete dallo stesso argentino. Al contrario, se Silvestri non avesse toccato la palla, il 2-0 sarebbe stato annullato. Infatti, il palo non conta come deviazione e sarebbe stato come se Lautaro Martinez avesse toccato due volte il pallone. «Qualora il pallone di un rigore colpisse un palo o una traversa e ritornasse in gioco, l’esecutore non potrà toccare di nuovo il pallone finché lo stesso non verrà rigiocato da un altro calciatore», dice il regolamento. Cosa non accaduta sul rigore dell’argentino, che ha così potuto festeggiare il raddoppio.
1 maggio 2022 (modifica il 1 maggio 2022 | 20:39)
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, 2022-05-01 21:03:00, Come da regolamento, il gol dell’Inter va convalidato perché dopo aver centrato il palo, il pallone tocca la mano destra di Silvestri, il portiere dell’Udinese, Salvatore Riggio