alimentare
di Andrea Rinaldi28 nov 2022
Nuovo colpo in Francia di Lavazza, dopo lo shopping da 700 milioni di Carte Noire nel 2016. Questa volta nel mirino è finita MaxiCoffee, attiva nel settore del caffè. Il gruppo torinese ha presentato un’offerta vincolante per rilevare il 100% della società d’Oltralpe, che offre 8.000 prodotti tra più di 350 marchi differenti di caffè (in grani, macinato e in capsule) e un’ampia gamma di macchine da caffè espresso, caffettiere, macinacaffè e accessori. MaxiCoffee ha una piattaforma e-commerce, una rete di 60 punti commerciali presenti in tutta la Francia, École du Café a Bordeaux, Marsiglia e Parigi, e diversi «Concept Store» con cui si rivolge sia a clienti privati che ad attività commerciali. Il capitale è oggi detenuto dal fondatore Christophe Brancato, dalla 21 Invest di Alessandro Benetton tramite la divisione «France» e da altri azionisti di minoranza. Lavazza ha chiuso l’esercizio 2021 con un fatturato di 2,308 miliardi di euro, in aumento dell’11% e utili per 108 milioni (+44%): insomma le munizioni per eventuali M&A non mancavano. E con questo shopping tiene fede al suo business plan. Il vicepresidente Giuseppe Lavazza d’altronde lo aveva detto a L’Economia a maggio: «Per nessuna ragione al mondo ridurremo i piani di sviluppo. Puntiamo al rafforzamento della presenza internazionale». Così il food Made in Italy va all’attacco di chi, solitamente, ama mettere l’Italia come target.
Advisor
L’operazione è soggetta alla preventiva procedura di informazione e consultazione del Comitato economico e sociale delle società del gruppo MaxiCoffee e, successivamente, sarà sottoposta all’approvazione della Direzione generale per la concorrenza, i consumatori e il controllo delle frodi (DGCCRF). A seguito dell’acquisizione, Lavazza diventerà azionista di maggioranza mentre Christophe Brancato reinvestirà nel capitale di MaxiCoffee con una quota di partecipazione minoritaria e manterrà la carica di presidente. MaxiCoffee è stato assistito da Mayer Brown, mentre Lavazza è stata assistita da Bnp Paribas, Boston Consulting Group, PriceWaterhouseCooper, De Gaulle Fleurance & Associés.
Rete vendita e distributiva
«L’acquisizione di MaxiCoffee ci consentirà di consolidare il nostro posizionamento in Francia, da sempre un mercato chiave per il gruppo, e di rafforzare la nostra presenza nell’e-commerce accrescendo il presidio nel mercato B2C/consumer. L’operazione si inserisce perfettamente nella nostra strategia di sviluppo internazionale e, in particolare, ci permette di estendere la nostra già eccellente e capillare rete di vendita e di partner distributivi con una realtà solida e leader nel proprio mercato di riferimento, che condivide con Lavazza gli stessi valori: qualità del prodotto, una vision di lungo termine e forte attenzione verso i propri dipendenti e stakeholder — ha dichiarato Antonio Baravalle, ceo di Lavazza —. La nostra strategia prevede di supportare l’ulteriore sviluppo di MaxiCoffee, che manterrà il suo profilo di piattaforma e-commerce multibrand e resterà indipendente. Il nostro ingresso non andrà a modificare in alcun modo il suo modello di business di successo, al contrario ne favorirà la crescita grazie all’attivazione dei nostri piani di sviluppo internazionale».
Le origini
MaxiCoffee è nato nel 2007 nel Sudovest della Francia su iniziativa di Christophe Brancato, presidente in carica, con l’obiettivo di mettere in luce da un lato la versatilità del mondo del caffè, e dall’altro il caffè quale vettore di sviluppo umano e sociale. Il gruppo conta circa 1.500 dipendenti e da qualche anno è diventata una Piattaforma «Phygital» di riferimento nel mondo del caffè. «Entrare a far parte del gruppo Lavazza e quindi proseguire lo sviluppo del nostro modello di business, rappresenta per MaxiCoffee un’opportunità e un atto di riconoscimento — ha detto Brancato —. L’operazione consentirà di continuare a soddisfare e rafforzare i rapporti già consolidati con i nostri clienti, consumatori e fornitori. Si apre una nuova fase di lungo termine e di crescita che ci supporterà nel raggiungere i nostri obiettivi di sviluppo, in linea con i valori sociali e umani che da sempre caratterizzano la grande comunità di MaxiCoffee».
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, 2022-11-28 11:44:00, Seconda operazione Oltralpe per il gruppo torinese del caffè dopo Carte Noire. Il ceo Baravalle: «Consolideremo la nostra posizione in Francia, l’operazione si inserisce nella nostra strategia di sviluppo internazionale», Andrea Rinaldi