Occupazione ai massimi dal 1977: +60,5% Calano gli autonomi e i contratti a termine

Occupazione ai massimi dal 1977: +60,5% Calano gli autonomi e i contratti a termine

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istat

di Claudia Voltattorni01 dic 2022

Lavoro, occupazione ai massimi dal 1977: +60,5%, è record

Mezzo milione di nuovi posti di lavoro in un anno. Di cui quasi tutti a tempo indeterminato. Più 82 mila in un solo mese. E il tasso di occupazione che sfonda il tetto del 60% (60,5%, +1,5% in 12 mesi) e tocca il record: mai così alto dal 1977, primo anno della serie storica dell’Istat. I dati del mese di ottobre diffusi ieri dall’Istituto di statistica certificano che l’occupazione in Italia continua a crescere e a trainarla sono i posti di lavoro stabili. Oltre 500 mila in un anno (+3,4%); 117 mila in un solo mese (+0,8% rispetto al mese di settembre). E l’aumento maggiore si registra nella fascia d’età over 50 (+4,5% in un anno pari a 393 mila unità) e cala il numero di chi cerca lavoro – meno 321 mila, – e degli inattivi tra i 15 e i 64 anni, meno 366 mila.

A diminuire sono anche gli occupati a termine scesi dell’1,2% rispetto all’ottobre 2021, quando nella fase post Covid l’incertezza aveva spinto invece i contratti a tempo determinato: lo scorso ottobre sono stati 2,98 milioni. Il tasso di disoccupazione è al 7,8%, quelli di inattività al 34,3%. Tra i giovani (fascia 15-24) il tasso di disoccupazione è al 23,9%, in calo del 3,7% rispetto all’ottobre 2021.

Dati positivi e incoraggianti per sindacati e associazioni di categoria. Ma la Cisl invita all’attenzione sul calo dei contratti a termine: «Non è una buona notizia perché potrebbe segnalare il venir meno del clima di fiducia e rischia di porre fine al meccanismo virtuoso assunzione a termine-stabilizzazione». E chiede quindi al governo «politiche espansive». La Uil ribadisce il no ai voucher: «Se il sistema produttivo sta maggiormente investendo nella buona occupazione – si chiede la segretaria confederale Ivana Veronese -, perché invertire questa rotta con la reintroduzione a tutto campo del voucher, strumento che amplia le disuguaglianze sociali e aumenta il rischio di povertà lavorativa?». Confcommercio segnala invece la criticità degli autonomi che in ottobre sono scesi di 17mila unità per il secondo mese consecutivo, «continuando a registrare una progressiva tendenza alla riduzione». Stesso timore anche per Confesercenti che chiede quindi al governo «provvedimenti e risorse mirati alla tutela dell’occupazione imprenditoriale».

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, 2022-12-01 20:00:00, Tasso su al 60,5%, record dall’inizio delle serie Istat. In un anno mezzo milione di persone in più con un impiego. Ma calano gli autonomi e i contratti a termine, Claudia Voltattorni

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