di Marco Cherubini
I biancocelesti subito in 10 per l’espulsione del portiere, vanno sotto e la ribaltano nella ripresa in parità numerica dopo il rosso anche a Soumaoro
Ciro Immobile è come la vecchia pubblicità, basta la parola. Nel debutto più scorbutico che potesse immaginare la Lazio, il suo gol numero 183 con la maglia biancoceleste non vale solo la vittoria, ma scaccia i fantasmi di una gara che poteva lasciare pesanti tossine per Sarri. Perché la inspiegabile e clamorosa topica di Maximiano, portiere portoghese al debutto — presa con le mani fuori dall’area di rigore — viene colta dal Var che aiuta l’arbitro Massimi e trasforma la gara in un incubo. Dentro Provedel, fuori Basic.
Il Bologna prende coraggio e — dopo due grandi parate del portiere appena entrato — passa per un rigore determinato da un rinvio di Zaccagni che invece del pallone prende Sansone. Arnautovic (al centro di diverse voci di mercato nelle ultime settimane, ma non si muoverà da Bologna) non sbaglia e si fa ammonire per un’esultanza sguaiata. Bologna in fiducia, ma Soumaoro non è in condizione: fa falli di continuo. Sinisa non lo cambia e il difensore rimedia la doppia ammonizione al tramonto del primo tempo. Dieci contro dieci. Cambia tutto. La Lazio ci mette la voglia. Lazzari è una furia, il migliore e sull’ennesima incursione a metà ripresa calcia in porta, Skorupski respinge, De Silvestri sul rimpallo, fa autogol. C’è anche Luis Alberto che, a dieci dalla fine insiste al limite dell’area nell’assedio della Lazio. Offre il pallone a Milinkovic che vede Immobile, assist al bacio e Ciro davanti a Skorupski non sbaglia. 2-1 popolo biancoceleste in estasi. Vittoria meritata, contro un Bologna presuntuoso e disattento. In mezzo alla festa biancoceleste anche la certezza che per il portiere — almeno per un bel po’ — la questione sul titolare è risolta.
14 agosto 2022 (modifica il 14 agosto 2022 | 23:02)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
, 2022-08-14 21:02:00, I biancocelesti subito in 10 per l’espulsione del portiere, vanno sotto e la ribaltano nella ripresa in parità numerica dopo il rosso anche a Soumaoro, Marco Cherubini