Le discipline Stem non sono roba per donne? Ibm e La Sapienza di Roma alleate per sfatare questo cliché

Le discipline Stem non sono roba per donne? Ibm e La Sapienza di Roma alleate per sfatare questo cliché

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Il progetto si chiama Nerd?, ma attenzione! Non vi venga in mente l’immagine di un “giovane, poco portato per la mondanità, la socializzazione e lo sport, che trova soddisfazione e riscatto negli studi, soprattutto nell’informatica”, come ci spiega uno dei tanti dizionari online. No, nel nostro caso Nerd? è un originale e simpatico acronimo che significa Non È Roba per Donne? Ed è il titolo di un progetto che – come si può leggere sul sito dell’Università La Sapienza di Roma, che ne è l’artefice –  ha l’obiettivo di confutare l’idea diffusa che l’Informatica non sia una scienza adatta alle studentesse perché noiosa e priva di creatività e di risvolti sociali, insomma, una faccenda per “nerd”. Al contrario, l’Informatica è stata negli ultimi anni il motore delle più importanti rivoluzioni sociali e tecnologiche, ed è inoltre uno dei pochi settori nei quali trovare lavoro è molto facile.

Ecco, dunque, il progetto Nerd? Non è Roba per Donne?, realizzato in collaborazione con l’IBM, che ha lo scopo di diffondere la passione per l’informatica e le competenze digitali fra le studentesse frequentanti il triennio delle scuole superiori, attraverso la partecipazione gratuita a incontri formativi e laboratori online, in cui le ragazze impareranno in modo semplice, veloce e divertente a progettare e programmare app, sperimentando cosa significa lavorare nell’informatica sotto la supervisione di tutor aziendali. L’intento è anche quello di incoraggiare le studentesse a intraprendere percorsi universitari nell’ambito delle discipline STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Matematica), fino a oggi considerate prettamente maschili. Non a caso,  constatano alla Sapienza, soltanto il 12% degli iscritti ai corsi di Informatica è donna.

Come riportato da Il Sole 24 Ore, nell’edizione 2022/2023 del progetto sono state coinvolte circa 7.000 studentesse delle scuole superiori di tutta Italia, che si sono messe alla prova per sviluppare progetti nell’ambito dei 17 obiettivi proposti dall’Agenda Onu 2030.

Al progetto, che si inquadra nella campagna mondiale STEMforGirls di IBM, hanno aderito 27 tra i maggiori Atenei italiani, partner industriali e associazioni. La premiazione dei progetti più meritevoli, che si è svolta il 19 maggio presso la Fondazione Bracco a Milano, ha visto l’assegnazione di 36 Premi. Organizzate in gruppi di 3-6, non necessariamente provenienti dalla stessa scuola o Regione, le studentesse hanno sviluppato un assistente virtuale cognitivo su un tema che loro stesse hanno scelto, utilizzando i servizi di intelligenza artificiale di IBM.

Le ragazze vincitrici avranno la possibilità di partecipare ad un workshop di tre giorni, presso le sedi di IBM, Intesa Sanpaolo, Generali e Enel.

Il progetto permette, inoltre, di acquisire i crediti formativi sia come Pcto, sia come Clil. Inoltre, fornisce le credenziali utili al Curriculum dello Studente, un documento rappresentativo dell’intero profilo dello studente che riporta al suo interno le informazioni relative al percorso scolastico, le certificazioni conseguite e le attività extrascolastiche svolte nel corso degli anni.

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