In città e nella bolla olimpica si parla una doppia lingua: una per i giapponesi, ormai contrari ai Giochi, e un’altra per il resto del mondo che arrivano speranzosi
In città e nella bolla olimpica si parla una doppia lingua: una per i giapponesi, ormai contrari ai Giochi, e un’altra per il resto del mondo che arrivano speranzosi