di Cesare ZapperiIl segretario della Lega: in alcune province della Lombardia numeri da primo partito. Paga la strategia del silenzio e della presenza sui cantieri Ora si cambia. Testa bassa e cantieri. E poi la gente torner a votarci. Con questa strategia, dopo la dbcle delle Politiche del settembre scorso Matteo Salvini guardava alle Regionali puntando al pareggio. Le urne lombarde gli hanno restituito una vittoria. E al primo exit poll si abbandonato ad un lungo sospiro di sollievo. Non solo la Lega ha arrestato la caduta (che proseguiva inarrestabile da due anni) ma ha invertito la tendenza, guadagnando tre punti secchi, attestandosi tra il 16 e il 17 per cento. Ai quali si possono non arbitrariamente aggiungere i sei conquistati dalla lista del governatore Attilio Fontana. una bella serata, sono molto contento commenta con un ritrovato sorriso smagliante il segretario leghista, consapevole che con quei dati, al di l delle felicitazioni per la vittoria di squadra, la temuta Opa di Fratelli d’Italia stata fermata al di sotto del Po. La strategia adottata dal leader a partire dalla nascita del governo sembra aver dato frutti. Smessi i panni del capo partito, ha puntato tutto sull’immagine del ministro che fa o dice di fare. Basta comizi di politica politicante e via ad una martellante campagna di sopralluoghi a cantieri inframmezzata da annunci di progetti e di investimenti. Per tre mesi Salvini, a parte qualche uscita estemporanea sui social, si fatto vedere poco, sia in tv che, soprattutto, sui giornali. Una scelta dettata dall’esperienza. Quella da ministro dell’Interno del Conte I, tra il 2018 e il 2019, che segn l’ascesa verso vette di consenso impensabili. Il Salvini di governo piace pi di quello di lotta (fuori dall’esecutivo guidato da Draghi), hanno ragionato in via Bellerio. Di qui il cambio di strategia. Se nel Lazio la Lega ha tenuto le posizioni, in Lombardia, dove il richiamo del pragmatismo ha sempre una sua presa, andata molto meglio. Ed ora la partita della Giunta regionale appare meno complicata. Anche per la tenuta di Forza Italia che rispetto alle Politiche rimane intorno al 7 per cento (e lo stesso successo nel Centro Italia), confermandosi interlocutore del mondo moderato lombardo, malgrado la concorrenza di Letizia Moratti. Salvini guarda avanti e gi pregusta la vittoria di Massimiliano Fedriga in Friuli-Venezia Giulia ad aprile: Sar una primavera interessante. Ma il Comitato Nord che fa riferimento a Umberto Bossi mette in guardia: La Lega non pu permettersi il lusso di essere forza minoritaria nella maggioranza. 13 febbraio 2023 (modifica il 13 febbraio 2023 | 23:20) © RIPRODUZIONE RISERVATA , , https://www.corriere.it/rss/politica.xml,