Lele Adani, lasciatelo in pace. Ha passione e non è ipocrita

di Aldo Grasso

Tutti addosso al commentatore, ma meglio uno che si fa trasportare dall’ardore di tanti che fanno il compitino. Il tema vero che le seconde voci sono, in generale, di troppo

Tutti contro Adani. Per il suo eccesso di partecipazione, per la sua esaltazione di Leo Messi, per i suoi inviti ad alzarsi in piedi alle giocate dell’albiceleste. Le sue frasi sono diventate ormai oggetto di studio e di scherno: Il sinistro migliore del Mondo! Da Di Maria a Messi! Sempre Rosario, la citt del calcio, dalla Bajada alla Perdriel, uno per l’altro! Si sblocca la partita! oppure Questa giocata riporta Maradona dentro a un campo da calcio. Dribbla tutti, anche i cammelli del deserto. Messi elargisce amore a tutti attraverso una palla da calcio e ridisegna i confini del suo destino.

La mia posizione nota da tempo: i telecronisti sono fermi alle radiocronache (dopo circa 70 anni di tv) e le seconde voci dovrebbero intervenire solo nell’intervallo e nel dopo partita, a spiegarci quello che noi non sappiamo o capiamo. Lo predico da anni, inascoltato. Se vado a vedere una partita allo stadio, non ho bisogno della telecronaca. Se vado al cinema, se leggo un libro, se ammiro un paesaggio, mi darebbe molto fastidio una voce tautologica che mi dice cosa sto guardando.

Detto questo, o chiudo l’audio della tv o provo a capire il “fenomeno Lele Adani”. Roberto Mancini lo voleva come suo secondo, quindi credo che le credenziali di competenza siano a posto. Vive la partita con passione e cerca di trasmettere questo sua infatuazione totale nei confronti del calcio, specie quello sudamericano. La passione a volte fa debordare, ma preferisco sempre un passionale agli altri commentatori che fanno il loro compitino, sempre sospeso tra banalit e noia, tra il ribadire quello che dice il telecronista (non cronache memorabili quelle della Rai) e l’esaltazione dell’operazione Qatar ( successo anche questo).

Il trasporto ci espone alla derisione, perch una rottura, la ricerca dell’impossibile. La passione non si piega alle leggi della ragione, non si cura minimamente di quello che ricever in cambio, vuole esprimersi fino in fondo, imporre la sua volont. Adani questo coraggio lo dimostra, molti altri no, in un mondo dominato da molta ipocrisia. Poi, ripeto, personalmente la partita la vorrei vedere con il minimo disturbo.

14 dicembre 2022 (modifica il 14 dicembre 2022 | 12:10)

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