Leo Messi: domenica sarà la mia ultima partita in un Mondiale

Leo Messi: domenica sarà la mia ultima partita in un Mondiale

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di Aldo Cazzullo

Il campione argentino, dopo il successo in semifinale sulla Croazia, annuncia che quella in Qatar la sua ultima partecipazione alla Coppa del Mondo

DAL NOSTRO INVIATO
LUSAIL (Qatar) – La zona mista, unico spazio di promiscuit tra atleti e giornalisti, funziona cos. Prima c’ una conferenza stampa, cui partecipano il ct e il calciatore eletto dai reporter come migliore in campo. Ovviamente vince sempre Leo Messi, a prescindere da quello che ha fatto; importa quello che dir. Il problema che Leo Messi di solito dice banalit sconcertanti, e stanotte non fa eccezione: siamo un grande gruppo, stiamo crescendo partita dopo partita, che emozione giocare un’altra finale; cose cos. Per, siccome tutt’altro che sciocco, tiene a precisare: Il migliore in campo stato Julian Alvarez, che ha fatto due gol; dovreste parlare con lui, non con me. Quindi per riavere Messi tocca aspettarlo nella bolgia, nel labirinto tra gli spogliatoi e il pullman, sperando che si fermi a parlare.

Per fortuna in questo Mondiale si ferma quasi sempre. Ormai un rito. Prima passano avversari e compagni, uno a uno. Il capitano chiuder la sfilata. Fin qui ha portato bene. Ecco i croati, che sono ovviamente incazzatissimi. Il mite Modric maledice Orsato per il rigore, peraltro netto, concesso all’Argentina: il peggior arbitro che abbia mai avuto!. Kovacic e Brozovic rifiutano di parlare. Tace pure il portiere pararigori (ma non a Messi) Livakovic, insolitamente basso per il suo mestiere. Per essere ammessi nell’angolo dei giornalisti argentini, bisogna passare il vaglio di un funzionario greco severissimo: La stampa internazionale di l. Messi per non si fermer mai a parlare con i giapponesi, meno che mai con i brasiliani. Tocca quindi superare un esame empirico di castigliano, e prendere posto in un angolo strategico, quello accanto a Guillem Balague: giornalista spagnolo, madre catalana, padre andaluso; e soprattutto biografo di Messi, che gli ha affidato il racconto della sua vita.

Nell’attesa passa il suddetto Julian Alvarez, l’eroe della serata: un ragazzino timido, con i segni dell’acne e i capelli a banana. Non vorrebbe parlare neanche lui, ma un collega argentino si sporge gridando come un soldato in battaglia: Per Cordoba!. Alvarez in effetti di Cordoba: la citt di Ardiles, Luque, Pastore e della mamma di Marco, il ragazzino del racconto di De Amicis “Dagli Appennini alle Ande”. Per amore della piccola patria lontana Alvarez si ferma a esprimere la propria felicit, e a raccontare la breve storia della sua vita tra le Ande e il Manchester City.

Sono quasi le due della notte qatarina quando appare Messi, riconosce Balague nella calca, e si ferma a conversare con lui, quindi con noi. Leo, in questo Mondiale stai soffrendo o stai godendo? Sto godendo. Siamo un gruppo di amici che si diverte a giocare insieme a football. Abbiamo et diverse, Julian ha tredici anni meno di me. Io ho gi giocato una finale mondiale, molti di loro non ancora. Siamo arrivati qui reduci da trentasei partite senza sconfitte, e abbiamo perso con la squadra considerata pi debole, l’Arabia Saudita; perch nel calcio pu succedere di tutto, puoi vincere ma puoi anche perdere quando meno te l’aspetti. Leo, quando stata la svolta? La svolta non stata qui. stata la finale di Coppa America, che abbiamo vinto al Maracan, battendo il Brasile. L abbiamo capito che siamo un grande gruppo. E ci siamo resi conto della nostra fortaleza, della nostra forza. S, ma l’Arabia Saudita? Perdere la prima partita vuol dire che tutte le altre diventano dentro-fuori. La pressione grande, ma noi abbiamo capito come dovevamo giocare. meraviglioso che la mia ultima partita al Mondiale sia una finale.

Qui Messi sta dando una notizia. Perch vero che ha 35 anni e mezzo, e nell’estate 2024 ne avr compiuti 39; ma insomma stiamo pur sempre parlando del pi forte calciatore dell’era moderna; altri grandi, da Totti a Ibra, sono scesi in campo a quarant’anni. Davvero Leo quella di domenica sar la tua ultima partita in un Mondiale? S. Al prossimo manca troppo tempo. Ma posso ancora sollevare la Coppa. Sar una battaglia. E noi ci batteremo. Se domenica giochi, superi il record di presenze di Matthus; se segni, il record di gol (undici) di Batistuta… Di questo non mi importa nulla. Conta solo vincere il Mondiale per il mio Paese. L’intervista a Messi finita. Comincia quella a Balague. In che senso l’Argentina ha capito come giocare? Pi che altro, l’ha capito Leo. Non pu pi correre come quando aveva vent’anni. Ha bisogno di una squadra che difenda in modo molto energico, e che gli dia respiro per quelle tre, quattro giocate che fanno la differenza. Ma Messi parla solo rosarino? S. Non conosce nessuna altra lingua. Capisce il catalano, ma non lo parla. Ha fatto un corso di inglese di un anno e mezzo, e non ha imparato una parola. I figli lo parlano perfettamente, sanno anche il francese, l’hanno studiato a scuola. Lui no. Libri ne legge? Messi non ha mai letto un libro in vita sua. Neppure il mio. Non ha letto neanche il racconto della sua vita? Non credo proprio. Qualche capitolo stato rivisto dai genitori. un uomo molto intelligente; ma di un’intelligenza che prescinde dai testi scritti.

14 dicembre 2022 (modifica il 14 dicembre 2022 | 08:08)

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, 2022-12-14 07:39:00, Il campione argentino, dopo il successo in semifinale sulla Croazia, annuncia che quella in Qatar è la sua ultima partecipazione alla Coppa del Mondo, Aldo Cazzullo

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