L’eremita che vive da 50 anni in una grotta sul mare dei ricchi: «Vogliono sfrattarmi»

L’eremita che vive da 50 anni in una grotta sul mare dei ricchi: «Vogliono sfrattarmi»

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Nissim Kahlon ha scavato la sua casa in una parete di tufo quando Herzliya, in Israele, non era frequentata da miliardari e diplomatici. Gli ingegneri vogliono allontanarlo: parte una raccolta firme

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

GERUSALEMME — Da queste parti cinquant’anni fa non c’erano le ville degli israeliani miliardari (non esistevano neppure loro in un Paese austero e semi-socialista), le residenze degli ambasciatori con piscina, i giardini fortificati. Nissim ci si è stabilito per allontanarsi da un divorzio doloroso e avvicinarsi alla Storia millenaria di questo tratto di costa 15 chilometri a nord di Tel Aviv, dove la sabbia della spiaggia risale mischiata a roccia e diventa parete a picco sul mare.

Sul vuoto ha scalpellato la sua casa, quella che tutti chiamano la grotta dell’eremita, ha aggiunto un ciottolo alla volta, ha modellato con l’acqua onde di pietra, ha aggiunto mosaici alla base color ocra, ha scavato gallerie verso l’interno. Tutto a mani nude, con materiali solo locali, tutto a ispirazione senza progetti. Vengono a visitare la sua opera abitabile i turisti e i vicini, sta sulla mappa come la moschea Sidna Ali innalzata poco lontano attorno all’anno Mille e i resti di una città fenicia poi ellenistica.

Abitabile per lui, inagibile per gli ingegneri del ministero dell’Ambiente e del comune di Herzliya. Che gli chiedono con stupore burocratico: «Come fa quel balcone a reggersi?». Nissim — nel documentario che gli è stato dedicato — ammette di non saperlo spiegare, è questione di legame con la natura. Non basta ai periti che temono i rischi di crolli. È arrivata l’ingiunzione con l’ordine di sgomberare. Così un gruppo di israeliani ha iniziato una raccolta firme per salvare la casa dell’eremita come luogo di valore per la cultura storica nazionale.

«L’avessero detto trenta-quarant’anni fa, me ne sarei andato», racconta Nissim Kahlon alla emittente britannica Bbc, lo sguardo estatico e la barba bianca che corrispondono al personaggio. «Adesso non sono neppure in grado di camminare».

Spiega che in questi anni ha fatto da sentinella contro il degrado, ha assistito al ritirarsi della spiaggia, al crescere delle maree. Il suo occhio fa da faro sulla crisi climatica.

6 settembre 2022 (modifica il 7 settembre 2022 | 07:24)

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, 2022-09-07 05:37:00, Nissim Kahlon ha scavato la sua casa in una parete di tufo quando Herzliya, in Israele, non era frequentata da miliardari e diplomatici. Gli ingegneri vogliono allontanarlo: parte una raccolta firme, Davide Frattini

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