verso il voto Mezzogiorno, 11 settembre 2022 – 15:39 Il segretario del Pd presenta il suo programma in sette punti per il Mezzogiorno: «Fino al 2029 quasi un milione di nuovi assunti nel pubblico». Poi la conferenza a Bari di Federico Conte Enrico Letta a Bari (foto Sasanelli) La «Carta di Taranto-Manifesto per il Sud e per le Isole» presentata oggi in una convention nel capoluogo ionico dal segretario nazionale del Pd Enrico Lettapropone «che entro il 2024 si assumano, con procedure trasparenti, 300.000 dipendenti nelle amministrazioni centrali e negli enti territoriali, e che successivamente, fino al 2029, si proceda con l’immissione di almeno 120.000 nuovi dipendenti all’anno, per un totale di 900.000 nuove assunzioni». Carta di Taranto, 7 punti Sono 7 linee di azione per il Mezzogiorno «su cui intervenire – si afferma nella Carta – con i fondi del Pnrr e con le politiche ordinarie: 1) Pubblica amministrazione; 2) Sanità, scuola e servizi di cittadinanza; 3) Transizione ecologica e gestione delle acque; 4) Lavoro e imprese; 5) Zone economiche speciali (Zes); 6) Sicurezza e legalità; 7) Insularità». Nel Manifesto si sostiene che il Pnrr «è la più grande occasione di ricostruzione, speranza e modernizzazione del Paese dalla fine della seconda guerra mondiale. Noi abbiamo combattuto, in Italia e in Europa, affinché nel Piano fosse inserita la clausola del 40% degli investimenti da dedicare al Sud e continueremo a lottare affinché questo impegno sia mantenuto. Noi chiediamo che al Pnrr – è scritto ancora – siano affiancati interventi e politiche strutturali, che accompagnino e rafforzino quelle aggiuntive del Recovery Plan, sostenendo e rilanciando nei prossimi anni la scuola, la sanità, la mobilità, l’istruzione. Per liberare il potenziale del Sud». La trasformazione digitale Nel primo punto dedicato alla pubblica amministrazione si propone di «creare un ufficio associato per la trasformazione digitale dei piccoli comuni, che spesso non hanno personale adeguato»; di «finanziare l’istituzione di uffici sovracomunali che assumano personale in grado di accompagnare le piccole realtà locali nella trasformazione digitale»; di «lanciare un piano nazionale straordinario dedicato alla formazione e aggiornamento dei dipendenti con particolare attenzione ai temi della sicurezza informatica e della gestione dei dati». Superare il divario Nord-SudNella Carta si precisa che «l’Italia potrà avere una crescita sostenibile e durevole solo se saprà finalmente colmare i divari territoriali tra Nord e Sud del Paese». Per la Sanità gli obiettivi sono quelli di «portare entro il 2027 la spesa in sanità al 7% del Pil (nel 2023 si stima sarà del 6,4%)», di «varare un Piano straordinario per tutto il personale sanitario», di «ridefinire i Livelli essenziali delle prestazioni (LEP),» e di «superare il criterio della spesa storica, che per anni ha privato di risorse i territori che avrebbero avuto maggior bisogno di investire in servizi di qualità». Per la Transizione ecologica si propone di «insediare nel Mezzogiorno, nell’ambito degli ecosistemi dell’innovazione al Sud, una rete di grandi poli di formazione su rinnovabili e transizione verde, un vero e proprio hub internazionale, capace di attrarre competenze e investimenti, di offrire concrete prospettive lavorative ai giovani del Sud, anche recuperando le grandi aree dismesse, così da rafforzare la leadership italiana nella green economy». Si fa riferimento inoltre alla possibilità di realizzare «al Sud il ciclo integrato dei rifiuti» e di varare «un Piano Nazionale per l’acqua e la siccità, che parta dall’istituzione di una Cabina di regia nazionale presso Palazzo Chigi per coordinare e portare a termine gli investimenti previsti dal Pnrr nel settore idrico (4,3 miliardi di euro) e le risorse nazionali stanziate per il Piano Invasi». La fiscalità di vantaggio per il Sud Tra gli altri obiettivi messi nero su bianco, anche quello di «realizzare la fiscalità di vantaggio per il lavoro al Sud – attraverso il negoziato con la Commissione europea – così da accompagnare, come previsto al momento dell’introduzione, tutta la stagione di rilancio degli investimenti per massimizzarne l’impatto occupazionale». La Carta prevede inoltre di «proseguire nell’azione intrapresa dal Governo Draghi presso le istituzioni europee per rendere strutturale il taglio del 30% dei contributi previdenziali per le lavoratrici e i lavoratori del Mezzogiorno». Altri punti trattati dal Manifesto sono le Zes (Zone economiche speciali), che vanno rafforzare e consolidate in quanto rappresentano «uno strumento rivoluzionario per portare avanti un nuovo modello di Sud fondato sulla crescita, sullo sviluppo e sull’occupazione»; Sicurezza e Legalità, investendo «nei patti per la sicurezza tra prefetti e sindaci»; garantire «massima vigilanza nell’attuazione del Pnrr, per evitare infiltrazioni mafiose nell’amministrazione dei fondi»; e costituire «un nuovo Fondo Nazionale di contrasto agli svantaggi da insularità». Letta a Bari: «Sul caro bollette serve soluzione nazionale»«Non può passare un’altra settimana senza che la questione caro bollette trovi una soluzione nazionale in attesa della soluzione europea. Questa è la vera priorità del nostro Paese». Lo ha detto da Bari, nella conferenza stampa di Villa de Grecis, il segretario del Pd. «Se l’Europa per colpa dei governi sovranisti sta spostando il traguardo al 7 ottobre – ha detto Letta – l’Italia deve fare la sua parte con il disaccoppiamento tra l’energia prodotta dal gas rispetto a quella prodotta dalle rinnovabili, che consenta quindi il calo del prezzo, e raddoppiando il credito di imposta che consenta alle imprese energivore di raddoppiare dal 25 al 50, e a quelle non energivore dal 15 al 30%». «Poi – ha proseguito – chiediamo la creazione di un nuovo strumento, la bolletta luce sociale per aiutare le famiglie con Isee più basso usando la società cliente unico per un acquisto collettivo da redistribuire con prezzi calmierati». «Sono convinto – ha aggiunto il segretario – che sia importante arrivare a una rapida approvazione di questi provvedimenti. È impossibile differire il momento delle scelte soprattutto sul pacchetto energia. Noi siamo pronti a intervenire e a votare ciò che il governo presenterà e chiediamo al governo che avvenga il più rapidamente possibile. Io sarò giovedì pomeriggio in aula a votare il dl Aiuti». «Ci fidiamo del governo Draghi – ha concluso – che sta facendo per quello che può un lavoro importante a livello europeo per arrivare a una soluzione europea». La newsletter del Corriere del Mezzogiorno – PugliaSe vuoi restare aggiornato sulle notizie della Puglia iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui. 11 settembre 2022 | 15:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-09-12 08:22:00, Il segretario del Pd presenta il suo programma in sette punti per il Mezzogiorno: «Fino al 2029 quasi un milione di nuovi assunti nel pubblico». Poi la conferenza a Bari,