Cospito, le minacce degli anarchici a un manager:   Lo colpiremo a morte davanti alla famiglia

Cospito, le minacce degli anarchici a un manager: Lo colpiremo a morte davanti alla famiglia

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di Redazione Online

Un volantino dattiloscritto di minacce, firmato dalla Fai, stato recapitato a diverse aziende e a un giornale

Per Alfredo Cospito fratello e compagno. Inizia cos il delirante volantino dattiloscritto firmato dalla Federazione degli Anarchici e recapitato — come apprende l’Adnkronos — in una busta gialla a diverse aziende e a un giornale. La Fai, federazione anarchica informale, non dimentica Alfredo e gli altri compagni e per risposta all’attacco alla libert del movimento anarchico colpir gli uomini per far morire le strutture. Il manager, individuato come obiettivo, viene descritto nella lettera come l’anima nera delle operazioni di mercato (…), al servizio della guerra che alimenta la morte in Ucraina. Si tratterebbe, secondo alcune fonti qualificate, di un manager di un’azienda con sede a Torino, ma che non lavorerebbe nel capoluogo piemontese.

E ancora verme della societ che orienta e determina le guerre per fare ricchezza ingiusta con qualsiasi mezzo, traditore di ogni ideale per arricchire il sistema – si legge nella lettera – indossa mille maschere ma vende morte e non lo racconta nemmeno ai figli (…). Verr colpito a morte davanti alla famiglia. Il manager, secondo gli anarchici, il soggetto ideale per la vendetta di Alfredo e di tutti i compagni in carcere. Pu essere colpito in qualsiasi momento. Conosciamo le sue abitudini, gli interessi (…). Non avr mai pace, ovunque andr trover un compagno anarchico pronto a vendicare il carcere di Alfredo e dei compagni. La forza anarchica con le sue articolazioni condurr una campagna di lotta senza fine contro i servi dell’industria della morte perch per distruggere le aziende bisogna colpire gli uomini.

Poi l’appello della Fai alla mobilitazione generale: invitiamo tutti i gruppi e i singoli Fai a colpire con ogni mezzo necessario.

La lettera firmata degli anarchici che arrivata all’azienda Iveco Defence Vehicles, conteneva un proiettile, come riporta l’Ansa. La busta era indirizzata a uno dei manager dello stabilimento. Nella lettera gli anarchici fanno riferimento al caso Cospito e accusano l’Iveco di Bolzano di fabbricare armamenti.

Intanto, Cospito — che ancora ricoverato all’ospedale San Paolo, dopo essere stato trasferito dal carcere milanese di Opera e rimarr l ancora per un po’ di tempo — rimane al 41 bis: il ministro dell Giustizia Carlo Nordio ha respinto la richiesta di revocare il carcere duro.

16 febbraio 2023 (modifica il 16 febbraio 2023 | 12:39)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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